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Discoteche chiuse da un anno: «Se va bene riapriamo a luglio. Il decreto Draghi è il decreto delle super-briciole»

L’intervista a Oliviero Giovetti (SILB): «Con i ristori recuperiamo la metà dell’affitto. Qualcuno ci spieghi i criteri per il calcolo delle perdite: perché ci deve essere un minimo? Perché vanno divise per i 12 mesi?»

Giovetti, qual è la situazione reale fra perdite e ristori nel mondo delle discoteche? «I danni economici che abbiamo subito sono molto gravi e i sostegni che abbiamo ricevuto dallo Stato decisamente insufficienti: a fronte di una chiusura quasi totale abbiamo gli affitti e i costi fissi delle utenze per esempio. Nel caso delle nostre attività (Chalet dei Giardini Margherita e discoteca Qubò ndr) parliamo di circa 100 mila euro di affitto annuo per il locale del centro e circa 15 mila euro/annui di fisso sulle utenze varie. Con i ristori del Governo Conte ho recuperato circa il 50% dell’affitto. Adesso, con il decreto Draghi, ci spetta il 3/4% della perdita totale, ma c’è la beffa del diviso 12 (i 12 mesi dell’anno). E anche quella della perdita minima del 30%: se siamo sotto non si non è anche quella una perdita? Super-briciole insomma». 

Dipendenti a rischio licenziamenti? Ci sono dei locali cha hanno chiuso per sempre? «Per il momento e nonostante i ritardi i nostri dipendenti fissi sono stati coperti dalla cassa integrazione e dal contributo dell’INPS per cui in un modo o nell’altro se la stanno cavando. Gli stagionali chiaramente a fine contratto non sono stati richiamati visto che i locali sono chiusi: si trattava del 90% di studenti universitari che adesso sono tornati a fare gli studenti. Quello che sarà lo sapremo fra un po’, ma le prospettive non sono rosee. Sul fronte chiusure, beh, siamo rimasti già così in pochi che spero proprio non ce ne siano ancora…»

Oltre allo Stato, Regione Emilia-Romagna e Comune di Bologna vi hanno riservato dei sostegni? Di che tipo? Sono stati utili? Che voto darebbe alle istituzioni? «Lo Stato lo bocciamo, la Regione Emilia-Romagna è sospesa e Palazzo d’Accursio lo promuoviamo. Sulle decisioni dei due governi che abbiamo visto mi sono già espresso. Sul fronte regionale si è parlato di 3 milioni di euro a disposizione da gennaio 2021, ma non ne sappiamo ancora nulla per il momento. Da parte dell’amministrazione locale invece abbiamo ricevuto un -30% sugli affitti dei locali che appartengono al Comune (come lo Chalet per esempio) che non è poco. Poi c’è stato il suolo pubblico (Cosap) e lo sconto del 50% sulla Tari, che però ci conta un anno intero mentre siamo stati chiusi tantissimi mesi». 

Eika Bertossi, BolognaToday -25 marzo 2021


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