San Felice: “I commercianti. Fase delicata, ora fare di più”

Tonelli (Ascom), Rossi (Confesercenti) e Pazzaglia (Cna) ‘chiamano’ il Comune: «Serve massima attenzione per ridurre i disagi»

«Siamo nella fase più delicata per i cantieri: serve un’attenzione straordinaria, soprattutto verso il Natale». Le categorie sono convinte: l’affaccio della linea rossa da via Saffi al centro è uno dei punti più critici per il tram, forse il più delicato di tutti. Si è visto con la viabilità che, attorno alla porta, ha assunto la sua connotazione definitiva con grossi disagi. Poi è arrivato anche il programma (serrato) dei lavori in via San Felice, «a fisarmonica», che porteranno prima alla chiusura del tratto da via de’ Coltellini a via Marconi, poi alla riapertura di quello da via della Grada a via dell’Abbadia.

«I cantieri avanzano e le scuole ripartono: questo coincide con un aumento degli spostamenti – puntualizza Giancarlo Tonelli, direttore di Confcommercio Ascom -. Spiace dover constatare che, anche in San Felice, si è ripetuto un copione già visto: l’inizio di nuovi cantieri comporta difficoltà di gestione e fortissimi disagi ad attività e cittadini». «Continuiamo a chiedere maggior attenzione nella programmazione – insiste Tonelli -, soprattutto nei primi giorni: le abitudini cambiano e il rischio è che poi ripristinarle sia complicato. Serve una forte azione di promozione: novembre e dicembre sono i mesi più significativi per i consumi e, dopo un anno travagliato, occorre fare di più in vista del Natale. Non solo ristori, quindi, ma una vera campagna di sensibilizzazione per puntare sugli acquisiti dal commerciante sotto casa». L’auspicio è anche che, durante i cantieri, nelle vie San Felice e Riva di Reno possano tornare i bus: ieri erano previste le verifiche tecniche in strada, ma dal Comune nessuna novità.

Sulla stessa linea di Tonelli anche Loreno Rossi, direttore di Confesercenti: «Il Comune ha detto che verranno messe altre risorse per contributi e sgravi fiscali: contiamo su questa promessa. In San Felice la nota positiva è che il cantiere sarebbe in anticipo, ma resta il tema dell’ingorgo attorno alla porta». Ieri la situazione traffico è sembrata meno nera e il Comune «entro la prossima settimana ridurrà l’isola spartitraffico per «ricavare una terza corsia». «Siamo in una fase molto intensa – chiude Claudio Pazzaglia, direttore di Cna – e siamo consapevoli che i cantieri ora non impattano solo su negozi e artigiani, ma si propagano alle arterie e ai viali. Bisogna fare di più».

f.m., Il Resto del Carlino – 26 settembre 2025

Il tram a Porta San Felice «Tante code per i cantieri Le auto sbagliano corsia» Residenti e negozianti della zona raccontano i disagi di questi giorni «Costretti a svoltare perché la viabilità è alterata e ce ne siamo accorti tardi». Anche prendere l’autobus qui è diventato da tempo molto complesso

I disagi del traffico sul viale, tra Porta Saragozza e Porta San Felice, sono proseguiti anche ieri, nonostante la presenza della polizia locale a regolare la nuova viabilità. Da martedì infatti, i cantieri della linea rossa del tram si sono spostati tra Porta San Felice e la via omonima, creando un bivio obbligato: per proseguire sui viali verso la stazione restano solo le corsie di sinistra e centrale, mentre quella di destra è riservata a chi entra in centro o svolta su via San Felice. Una modifica che ha spiazzato molti automobilisti, che sbagliano direzione nonostante i cartelli e le indicazioni della polizia, accorgendosi del cambio solo all’ultimo, quando sono già costretti a svoltare verso il centro. È il caso di Loretta, che ta la sua esperienza sulla corsia riservata unicamente alla svolta in San Felice, al semaforo appena diventato rosso: «Stiamo andando a prendere il treno e abbiamo appena sbagliato corsia perché la viabilità è alterata e ce ne siamo accorti solo ora, quindi c’è un po’ di disagio in questo senso». E altri residenti della zona confermano: «Ho notato un forte congestionamento del traffico in questi giorni: ho guidato anch’io in quel tratto e, passando da via Sabotino per rientrare sui viali, ho preso cinque semafori rossi di fila», spiega Alice Bernardoni. Anche gli abitanti di via San Felice che non guidano segnalano comunque disagi, come Anna Bennici: «I cantieri del tram in zona limitano i bisogni dei residenti: sono due anni che prendere l’autobus è diventato molto complesso, sarei anche disposta a pagare per un taxi, ma ogni volta che mi serviva non ce n’era neanche uno».

Anche i commercianti della zona vicino al Paladozza stanno alla finestra, come Riccardo Casafina, della tabaccheria di Rita Casafina, che fa un’analisi equilibrata della situazione: «Confermo di aver visto in questi gio un blocco importante del traffico nel tratto dei viali e anche qua davanti (in via Luigi Calori, ndr), in tanti si sono lamentati. Però vedo che nei cantieri del tram stanno rifacendo anche gli impianti sotterranei. All’inizio ero contrario all’opera, ma ora preferisco aspettare: se alla fine ci saranno benefici e servizi migliori, ne sarò felice». Spostandosi verso l’altra «immissione» del traffico, in via Saffi vicino alla porta, nel tratto dove le auto confluiscono sule, commercianti e residenti esprimono le loro difficoltà. «Per l’amministrazione il cantiere in via Saffi è dichiarato concluso, ma a noi non sembra. Non ci fanno abbassare la Tari, che dovrebbe essere la metà, e invece resta quella normale, perché secondo il Comune questo cantiere è finito nel 2024», apre Chang Tchang, del bar La Dolce, che poi racconta di essersi trovato anche lui nel congestionamento dei viali in questi giorni. Al suo bancone c’è anche Nicola Terzi: «Io gestisco un’attività di noleggio con conducente, e i problemi in questa zona sono parecchi. Negli ultimi giorni il blocco è stato intenso ci ho messo 45 minuti da via Sant’Isaia alla stazione, parliamo di neanche due chilometri».

Anche Anna Raia, della Pasticceria Saffi, racconta: «Abbiamo rilevato questa pasticceria storica due anni fa e le difficoltà sono enormi. I clienti faticano a venire, non sanno dove fermarsi con la macchina e spesso non riescono nemmeno ad attraversare la strada». Infine Tiziana Carbone, che abita proprio nella prima parte di via Saffi vicino a Porta San Felice: «Penso che i lavori andassero pianificati meglio, ho visto che in questi giorni il traffico sui viali è molto aumentato e si crea la fila di auto anche qui in via Saffi, a partire dal semaforo poco prima dell’ingresso sul viale. In più, se qualcuno deve venire a caricare o scaricare qualcosa nei condomini non sa dove farlo perché non c’è spazio. E, cosa più grave, le ambulanze non sanno dove fermarsi: una volta ne ho vista una costretta a sostare sotto al portico»

Alice Pavarotti, Il Resto del Carlino – 26 settembre 2025

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