Il tram a Porta San Felice. Traffico e disagi sui viali. E la rabbia dei residenti

Il cantiere si sposta e stravolge la viabilità: «Quaranta minuti per pochi metri». Le lamentele degli automobilisti: «Questi cambiamenti non sono chiari»

Traffico e disagi durante la giornata di ieri per l’inizio dell’ultima porzione di lavori del tram in porta San Felice. Nel cantiere della futura linea rossa le modifiche avranno un grosso effetto sulla circolazione di uno dei nodi più delicati del traffico bolognese, ovvero l’incrocio tra i viali Silvani e Vicini. Cambiamenti che non saranno reversibili. La principale novità di questa rivoluzione della viabilità sarà nella parte esterna dei viali, sul lato di via Saffi, dove la circolazione verrà regolata in entrambi i sensi di marcia. Tuttavia, non saranno vietate le possibilità di svolta nelle vie Saffi e San Felice. Il momento clou dell’inizio dei lavori, infatti, è al pomeriggio. Quando su viale Giovanni Vicini gli operai hanno delimitato l’area simulando una sorta di spartitraffico con la rete arancione, che invita – in una corsia – automobilisti e motociclisti a svoltare a destra per andare in via San Felice e a sinistra – due corsie – per proseguire verso l’esterno della porta per poi ricongiungersi nel viale e proseguire verso il cassero. Dunque, il traffico che da porta Sant’Isaia va verso porta Lame non passerà più all’interno del viale nel lato di via San Felice ma solo all’esterno, sul lato che affaccia verso via Saffi.


Molti sono disorientati e inventano manovre ardite per rimanere nella giusta corsia, altri invece suonano il clacson per evitare incidenti. Per fare più spazio attraverso la regolazione degli impianti semaforici, è stata ricavata una corsia protetta e sicura per la congiunzione della tangenziale delle biciclette tra i viali Silvani e Vicini. Intanto alcuni operai spiegano ai curiosi le parti più delicate del nuovo assetto. «Non è chiaro il percorso», lamenta un residente. «Io sono d’accordo con il tram, ma siamo tutti disorientati. Ogni giorno cambia la viabilità», risponde un altro. Tutto questo sin dalla mattinata di ieri, quando gli operai hanno predisposto il cambio della segnaletica. A vigilare, mattina e pomeriggio, ci sono gli agenti della polizia locale che, tra i primi compiti, hanno bloccato il traffico per permettere a un’ambulanza di svoltare da viale Vicini in via Saffi. Ma il grosso del lavoro è sedare la rabbia degli automobilisti. E a redarguire un scooterista che ha percorso un tratto sul marciapiede: «Chiedo scusa, è una situazione eccezionale – si giustifica –, ci ho messo 40 minuti da via Vittorio Veneto ed ero dietro otto autobus». «Capisco, però deve portare la moto a mano», risponde il vigile.

Ne segue un veloce battibecco. Ma alla fine nessuna sanzione e in sella alla sua Vespa l’uomo continua sul viale. Ma non è il solo a usare questa tecnica per evitare di rimanere imbottigliato nel traffico. Inoltre, chi è nella ciclabile e deve andare dritto è costretto a fare il giro attorno alla porta. Sono sempre i vigili a evitare che pedoni e ciclisti si buttino in mezzo alla strada, cercando di evitare di stazionare nei semafori. Nei giorni scorsi il Comune ha annunciato questa ’migrazione’ del cantiere vicino la porta per completare la posa dei binari. Tradotto: si potrà voltare verso via San Felice se si viene da Sant’Isaia e in via Saffi se si viene da Lame. Ma da viale Vicini verso viale Silvani, resterà solo una corsia di immissione in San Felice.

Giovanni Di Caprio, Il Resto del Carlino – 24 settembre 2025

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