Commercianti e residenti sull’iniziativa promossa da Confcommercio e Comune: «II clima è più disteso» I progetti nel giardino e attorno al Cassero di Porta Galliera: «Ma le giostre non vengano usate come letti»
Non si può tradurre, tanto meno provare a riportarlo edulcorandone il significato. La piazza di qualche mese fa, raccontata dai commercianti che l’hanno vissuta, era uno spazio da strappare al bivacco e al degrado. Dove l’illegalità regnava sovrana e, per molto tempo, indisturbata. Raccontano che ora è migliorata, nonostante sia lontana dall’immaginario di una piazza (totalmente) libera e sicura. Ma, quantomeno, a disturbare le irregolarità è arrivato il progetto XXL Piazza Libera. Negli ultimi mesi, l’iniziativa di Confcommercio Ascom, promossa dal Comune, ha animato l’area intorno al Cassero di Porta Galliera con l’ambizioso obiettivo di rendere la piazza un luogo «aperto e ricco di offerte». Uno spazio che diventa, di volta in volta, teatro di concerti, mercatini, giostre, punto d’incontro per giovani e famiglie, viaggiatori e cittadini che vogliano riappropriarsi della piazza. Luogo storico e, al tempo stesso, biglietto da visita per le centinaia di turisti che ogni giorno si affacciano alla città.
Percorrendo via Galliera in tarda mattinata, i tavolini occupati del bar 7000 caffè compongono il quadro di una piazza attrattiva, in cui passeggiano giovani e turisti con valigie alla mano. «Non è sempre stata così – ci tiene a sottolineare la titolare del locale, Oksana Kordonska -. Abbiamo aperto otto anni fa e abbiamo sempre visto, una volta abbassata la serranda (alle 19, ndr), una piazza ‘ghettizzata’, governata da spacciatori e delinquenti. Negli ultimi mesi la situazione è migliorata, soprattutto durante i grandi eventi sportivi, come i tornei di basket e le esibizioni di danza: ci piacerebbe fossero più frequenti. E che le giostre non venissero impropriamente usate come letti».
Che la situazione sia più tranquilla, lo confermano Ivan Daskaliuk e Aliona Minzarari del Mix Markt ucraino, al civico 1/c di piazza XX Settembre: «Ci sentiamo più al sicuro. C’è meno sporcizia e i controlli sono più frequenti». Giulia Roffi ha 20 anni, lavora nel negozio di souvenir di Galleria 2 agosto, ma bazzica la zona da tempo come ex studentessa del Sabin di via Matteotti: «Quando andavo a scuola la situazione era critica, si passava da un intervento all’altro delle forze dell’ordine per la gente molesta o ubriaca». Il suo collega, Eugenio Piccioli, lamenta solo la «presenza di rifiuti, soprattutto al mattino», quando arriva sul posto di lavoro. Massimo Righi ha assistito a diversi concerti, percepisce XXL Piazza Libera come una «nuova opportunità per rilanciare il cuore della città». Mentre Nora Diofili, 27 anni, vive la piazza ‘di passaggio’, quando torna a casa dopo aver preso il treno: «Il clima durante il giorno è più disteso. È inevitabile ci siano ancora difficoltà: il percorso è in salita, ma affiancando agli eventi l’inclusione e l’ascolto, la zona migliorerà ancora».
Amalia Apicella , Il Resto del Carlino – 26 luglio 2025