Il legame indissolubile tra sostenibilità e sicurezza sul lavoro

Il tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro di cui al Decreto 81/08 sta assumendo sempre maggiore rilevanza anche nell’ambito della sostenibilità aziendale, e precisamente in rapporto alla dimensione Sociale (S) degli indicatori ESG, riferita al benessere dei lavoratori.

La sicurezza sul lavoro rappresenta una questione di cruciale importanza per qualsiasi impresa che voglia definirsi sostenibile, nonché uno degli obiettivi globali per lo sviluppo sostenibile previsti dall’Agenda 2030 (goal 3 “salute e benessere” e goal 8 “lavoro dignitoso e crescita economica”).

Lo sviluppo sostenibile e la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro sono temi che si rafforzano a vicenda attraverso molteplici fattori di connessione, a partire dalla considerazione che la sostenibilità delle aziende dipende, prima di tutto, dalla capacità di garantire i diritti dei lavoratori e il benessere dei dipendenti.

La dimensione Sociale della sostenibilità, richiede di considerare la Salute e Sicurezza sul Lavoro non come mero adempimento normativo, bensì come strategia per garantire condizioni di benessere e di lavoro dignitose per tutti; una strategia che, se non adeguatamente considerata, può rivelarsi un potenziale rischio per l’impresa di natura finanziaria, reputazionale e legale.

Per questo è fondamentale che le aziende vedano la sicurezza sul lavoro non come un costo, ma come un investimento in grado di migliorare l’efficienza aziendale e ridurre il rischio di impresa.

Di fronte ai dati degli infortuni e delle malattie, spesso mortali, che avvengono negli ambienti lavorativi, èdoveroso trattare i temi della salute e sicurezza con responsabilità e attenzione, senza alcun risparmio.

Un ambiente di lavoro sicuro non solo protegge i dipendenti, ma aumenta la produttività e la soddisfazione del personale, riducendo i costi associati agli infortuni e migliorando la reputazione aziendale.

Promuovere una “cultura della sicurezza”, coinvolgendo tutte le figure chiave coinvolte nell’attività aziendale, dai dirigenti ai lavoratori, diventa così un valore imprescindibile per il successo aziendale.

Ma cosa si può fare per implementare correttamente la sicurezza sul lavoro?

La sicurezza sul lavoro riflette una corretta gestione aziendale ed è volta ad eliminare, o almeno ridurre, rischi e pericoli per la salute e la sicurezza dei lavoratori, attraverso attività di:

  • Prevenzione (valutazione dei rischi);
  • Protezione (contenimento degli eventi dannosi per mezzo di strumenti, procedure e DPI adeguati);
  • Formazione, addestramento e aggiornamento relativamente a ciascun ruolo e mansione.

La sicurezza sul lavoro è un argomento di estrema importanza che richiede l’attenzione di tutti. Ogni figura deve conoscere le proprie mansioni e responsabilità. È fondamentale che tutte le figure chiave coinvolte nella sicurezza ricevano una formazione adeguata in rapporto all’attività svolta, incluse procedure di emergenza e uso corretto dei DPI– e che prendano atto, dei rischi specifici e delle necessità connesse alla propria attività. Una corretta valutazione dei rischi garantisce la riduzione degli infortuni e degli incidenti. Pertanto, mantenere il luogo di lavoro libero da possibili ostacoli, assicurare la corretta manutenzione di strumenti ed attrezzature, garantire ai propri dipendenti un buon equilibrio tra lavoro e vita privata, sono solo alcune buone pratiche che possono contribuire a creare un ambiente di lavoro salubre e sicuro per tutti.

Si riportiamo di seguito alcune novità dell’Accordo 2025 Stato-Regioni per la formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro. L’Accordo mira a definire durata e contenuti minimi dei percorsi formativi obbligatoriper lavoratori, preposti, dirigenti e datori di lavoro, introducendo obblighi più stringenti sul monitoraggio della qualità e la durata della formazione. L’obiettivo è di garantire un livello di formazione elevato, adeguato e specifico in relazione a ciascuna figura di riferimento. Solo per anticiparne alcune:

  • i datori di lavoro dovranno seguire un corso di 16 ore, da completare entro 2 anni, diviso tra aspetti normativi e gestione della sicurezza, con un modulo aggiuntivo di 6 ore per chi opera nei cantieri;
  • la formazione dei Preposti è adesso esclusivamente in presenza o videoconferenza, con aggiornamenti biennali;
  • per i dirigenti, il corso si riduce a 12 ore, più un modulo di 6 ore per i cantieri temporanei e mobili.

Per una consulenza in merito siete invitati a contattare l’ufficio Ambiente al seguente numero 051.6487659 o tramite mail ambiente@ascom.bo.it

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