Spaccate alle auto in sosta. “Qui vandali e spaccio”

Viaggio al Navile e Ippodromo: «Scenario peggiorato, in queste’ zone andiamo avanti a fatica. Bene il rimborso del Comune, ma bisogna risolvere il problema alla radice»

Agli angoli delle strade, al bordo dei marciapiedi o a ridosso delle strisce blu degli stalli auto, in Bolognina, da qualche mese c’è una presenza costante: si tratta dei vetri degli specchietti e dei finestrini che, quotidianamente, vengono distrutti a causa di atti vandalici o furti. Un fenomeno che, nel cuore del quartiere Navile in particolar modo, nei mesi passati ha raggiunto l’apice, colpendo tanti residenti e commercianti. Il Comune, nella fase più acuta, aveva promesso un intervento, che si concretizzerà a partire da martedì, con una procedura ad hoc che rimborserà i cittadini vittime dei danni ai vetri delle proprie auto, destinando a chi ne fa richiesta un massimo di 250 euro. Una forma di sostegno, quella dell’amministrazione nei confronti delle persone colpite, «sicuramente apprezzata, ma fine a se stessa: bisogna affrontare la problematica dalla radice, liberandoci dal degrado». Si racchiude in queste poche parole il pensiero comune che aleggia nei dintorni di piazza dell’Unità, dal mercato Albani fino a via Carracci e nelle vie limitrofe, tutte zone calde per le spaccate al le auto. Il fenomeno, come ha sottolineato alla presentazione del bando Matilde Madrid, assessora alla Sicurezza, è in calo, ma «qui è comunque continuo -inizia Marina Tugnoli Infatti, uscendo di casa ho notato un’auto con il vetro infranto, che staziona li già da qualche giorno, e un’altra a pochi metri di distanza». Vedendo la situa-zione, «il rimborso è un gesto apprezzato – continua -, ma il problema è più ampio e non si limita al danneggiamento delle auto. Qui le cose sono cambiate in peggio e andiamo avanti con fatica».

Lo sa bene anche Stefano Greco di II Rullino, secondo cui «la procedura di risarcimento è positiva – scandisce -, ma bisognerebbe evitare la realizzazione di questi atti. Servono più pattuglie, utili anche a contrastare il fenomeno, che è molto diffuso nel quartiere, come tutti possiamo vedere. Per anni si è minimizzato il degrado che viviamo, senza affrontarlo. E i problemi sono peggiorati». Infatti, «qui bisogna guardare al di là dell’atto vandalico – fa eco Gianluca Morisi dell’hotel Il Guercino. Il contributo del Comune è un bel segnale, ma il problema principale con cui conviviamo, cioè lo spaccio, è ben più grave”. Rispetto a sei mesi fa, “la situazione di giorno è migliorata, grazie anche ai controlli delle forze dell’ordine, ma di notte lo scenario non è cambiato”.

E per riuscire a generare un cambiamento «serve una soluzione strutturata – chiude Morisi -, come creare un Cohousing con agenti, infermieri e professori precari, dando loro degli appartamenti: il movimento nel quartiere cosi cambierebbe”. Un altro episodio è avvenuto due notti fa, ma all’altezza dell’Ippodromo: «Stanotte (venerdì sera, ndr) mi hanno distrutto uno dei finestrini dell’auto, mettendo in subbuglio l’auto Ivo Bertozzi della tintoria lavasecco Edera in via di Vincenzo -. Ormai tutti almeno una volta siamo stati vittime. Farò denuncia e poi capirò se poter ottenere il rimborso. Qui, comunque, lo scenario è molto peggiorato».

C’è chi ha subito il danno più volte, come Sara Spigarelli: «In due settimane, io e la mia famiglia abbiamo trovato più di due finestrini rotti — spiega -. Stiamo pensando di applicare delle telecamere all’interno dell’auto, così da provare ad aiutare le forze dell’ordine a individuare i soggetti. L’aiuto economico è un’idea funzionale, ma i vandali devono essere puniti, altrimenti problema persisterà». Anche per Maria Rosa Mazza, «è necessario agire alla radice del problema, individuando chi compie questi atti vandalici per evitare che si ripetano – dice -. Il rimborso è certamente un aiuto, ma sarebbe stato più corretto intervenire prima che il fenomeno si acutizzasse».

Simona Bentivogli, presidente Circoscrizione Navile, afferma:” Il fenomeno è stato sottovalutato. Chi ha subito il danno ha dovuto spendere soldi per sistemare l’auto. E con 250 euro la spesa sostenuta non sarà ricoperta. Oltre alla misura bisogna estirpare la problematica alla radice”.

Mariateresa Mastromarino, Il Resto del Carlino – 20 aprile 2025

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