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Caos e guerriglia: Galleria Cavour e piazza Minghetti. Nel mirino Louis Vuitton e i dehors

«Spiazzati da tanta violenza». Gioia Martini dell’omonima società: «Vogliamo restare un simbolo di eccellenza e collaborazione»

Nella notte di sabato il nome di Ramy è stato usato come scusa per atti di violenza. Un fiume di persone ha devastato qualsiasi cosa sul suo passaggio. Così, il fine settimana si è trasformato in un cataclisma per i commercianti. Tra i colpiti, il lato di Galleria Cavour che affaccia su via Farini, della società immobiliare Martini srl. «In merito agli spiacevoli eventi di sabato sera, desidero esprimere la mia profonda preoccupazione e il rammarico per quanto accaduto in città e in Galleria Cavour, dove, purtroppo, atti di vandalismo hanno causato danni alla vetrina di una delle nostre boutique di prestigio, Louis Vuitton», così Gioia Martini, titolare della società.

Un fatto non isolato: «È doloroso constatare come tali episodi di violenza si verifichino non solo a Bologna, ma anche in altre città – prosegue Martini –. Sono un attacco non solo alle strutture e al patrimonio cittadino, ma anche al lavoro e all’impegno di tutte e persone che contribuiscono a creare occupazione e vitalità economica per la comunità». Martini ringrazia la polizia e coloro che si sono spesi a tutela della cittadinanza durante il caos: «Spesso le forze dell’ordine si trovano, loro malgrado, a fronteggiare situazioni delicate e difficili, caratterizzate da azioni che vanno ben oltre i limiti di una manifestazione, sfociando in deplorevole devastazione. Ribadiamo la nostra fiducia nelle istituzioni, affinché la sicurezza della città e dei suoi spazi sia garantita e preservata».

L’obiettivo di Galleria Cavour è «impegnarsi affinché questo resti un punto di riferimento per Bologna, simbolo di eccellenza e collaborazione. Auspichiamo che, attraverso il dialogo e un rinnovato senso di responsabilità collettiva, si possa evitare altri simili episodi», conclude la titolare.

Una parte di facinorosi, nella tarda serata di sabato, è arrivata poi in piazza Minghetti. «Hanno strappato i miei ombrelloni, scheggiato i tavolini, distrutto le stufe e bruciato le sedie», racconta Nicole, titolare del ristorante San Silvestro in Cantina. I cinque tavolini danneggiati «sono utilizzabili, ma dovremo comprarne di nuovi, perché è brutto sedersi e mangiare su un tavolo crepato». Non solo: «Chiamerò l’assicurazione per capire se può coprire le spese, non sono sicura che la polizza comprenda certi tipi di eventi». Ancora, prosegue Nicole: «Nella notte abbiamo recuperato i tavoli distrutti sparpagliati lungo via Farini e il nostro dehors è finito sopra a quello di Casa Minghetti». La proprietaria di San Silvestro in Cantina fa una stima dei danni. «Circa diecimila euro, considerando che i quattro ombrelloni, che costano circa duemila euro l’uno, sono da buttare. Poi, vanno aggiunti 300 euro per ogni tavolo rotto e 50 a sedia». Quanto accaduto al suo ristorante, è stato «imprevedibile, nonostante io pensi che Bologna sia peggiorata – ammette –. Tuttavia, mai avrei pensato di vivere un disastro di tale portata in un’area come piazza Minghetti, dove da settembre 2018 non ho mai avuto problemi. Sono sbalordita», svela.

g. d. c. – Il Resto del Carlino, 13 gennaio 2025

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