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Spunta la Città 30 dal monte. Nuovi limiti anche sui colli. «Difendiamo ciclisti e pedoni»

Il piano del Comune partirà entro la primavera, l’assessora Orioli: «Miglioreremo la sicurezza». L’ira del comitato dei residenti: «Partecipazione fasulla, ci saranno problemi per le ambulanze»

Abbassamento della velocità sulle strade collinari a 50 chilometri orari con alcuni tratti in cui il limite raggiungerà anche i 30 all’ora, poi messa in sicurezza delle fermate dei bus, regolamentazione delle precedenze e potenziamento della segnaletica. Sono questi gli interventi inseriti nel nuovo progetto del Comune che punta a migliorare la sicurezza stradale in collina. Le misure – che interesseranno l’area dei quartieri Porto-Saragozza, Santo Stefano e Savena – verranno introdotte a partire dai mesi di maggio e giugno. «L’obiettivo – così l’assessora alla Nuova Mobilità, Valentina Orioli – è quello di costruire un piano organico che si svilupperà per fasi. Ci saranno anche zone dove il limite di velocità sarà di 30 chilometri orari perché non possiamo dimenticare che in collina c’è una forte presenza di ciclisti e pedoni. A questo, si aggiunge il fatto che in alcune aree le caratteristiche geometriche delle strade sono molto particolari». Attualmente il limite di velocità presente nell’area extraurbana interessata dal progetto è di 90 chilometri orari.«In questo periodo – le parole della presidente del quartiere Santo Stefano, Rosa Maria Amorevole – ci sarà modo di confrontarci con i residenti che hanno una conoscenza specifica del territorio. Così facendo si può costruire un qualcosa che vada incontro ai bisogni di chi la collina la abita».

Per quanto riguarda i tratti di strada con il limite dei 30, l’assessora ha spiegato che «non saranno molti e si concentreranno in quelle zone con particolari caratteristiche» ad esempio in curva, sui tornanti o dove la visibilità è ridotta. «È un percorso – sottolinea la presidente del Savena, Marzia Benassi – che nasce da lontano. La partecipazione e l’ascolto dei cittadini continuerà, l’obiettivo è quello di creare un ambiente più sano e vivibile per tutti». Critico il comitato Comicolli che lamenta invece un mancato coinvolgimento dei residenti. «Sono mesi – attacca la vicepresidente del Comitato, Annamaria Cesari – che aspettiamo di essere convocati e oggi (ieri, ndr) ci troviamo di fronte a decisioni già prese senza che nessuno però, al contrario di quanto detto, ci abbia interpellati. Siamo contenti dell’abbassamento del limite a 50, ma se ci avessero ascoltati avremmo chiesto ad esempio che fra i tratti a 30 fossero inseriti anche quelli in corrispondenza dei corridoi ecologici. Vogliamo che sia fatto qualcosa in termini di sicurezza: soprattutto nel weekend, si creano imbottigliamenti a causa delle auto parcheggiate su entrambi i lati della strada con il rischio concreto che i mezzi di soccorso, laddove ce ne fosse bisogno, non riescano a passare»

Chiara Caravelli, Il Resto del Carlino – 4 aprile 2024

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