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‘Città 30’ e nuovi orari per la scuola

Da Felicori ok ad Ascom: «Bella idea»

 Mentre la viabilità bolognese cambia faccia con la chiusura dell’area attorno alla Garisenda, non si placa il dibattito su uno dei temi più caldi dell’anno – e anche del prossimo – sotto le Torri: la ‘Città 30’. Sul piatto, soprattutto, la proposta di Confcommercio Ascom di rimodulare e differenziare gli orari di scuola e uffici, in modo da tenere sotto controllo la saturazione dei mezzi pubblici e il traffico, durante le ore di punta. Un’idea che non convince Daniele Ara, assessore comunale alla Scuola, intervenuto in Question time: se per il Comune si può ragionare sulla proposta, ma solo se si rischiano imbottigliamenti al traffico dovuti a cantieri molto impattanti, Ara non sembra propendere verso la stessa apertura quando il riferimento è al nuovo limite dei 30 chilometri all’ora. «La discussione su come organizzare i flussi di traffico nelle ore di punta non ha alcuna attinenza col progetto ‘Città 30’ – dice -. Anche perché, come sperimentato in altre città, non provoca né rallentamenti né ritardi, anzi contribuisce a fluidificare il traffico».

Per Ara, diverso è il discorso quando si parla di cantieri «particolarmente impattanti» che potrebbero causare problemi all’ingresso e all’uscita da scuola: l’assessore toglie dalla discussione tutta la fascia 0-6 anni, ovvero nidi e materne, dove l’orario è «già flessibile», è disposto a valutazioni «caso per caso» quando si parla di Elementari e Medie, ma sempre «coinvolgendo la comunità scolastica», e non mette il veto neanche sulle Superiori, in «una discussione da fare però con tutti i soggetti interessati», a partire dagli studenti coinvolti in prima persona.

Sembra molto più propenso invece Mauro Felicori, assessore regionale alla Cultura, che battezza quella di Ascom come «una bella idea»: «Nonostante non sia logicamente legata al tetto dei 30 chilometri orari, la proposta ci conferma che la discussione sul limite di velocità urbana sia stata chiusa troppo presto, come ha segnalato anche Angelo Scavone di Forza Italia, voglioso di essere costruttivo, ma alla condizione di essere ascoltato – scrive Felicori su Facebook -. Anche le mie proposte per un sistema semaforico più ‘smart’ non hanno avuto alcuna risposta. Del resto mi dicono, ma spero proprio che non sia così, che il tema non sia stato discusso in Consiglio comunale, scelta ben singolare per un provvedimento che il sindaco considera epocale». L’assessore ne ha anche per la coalizione che ha portato all’elezione di Matteo Lepore, nello specifico la lista ispirata dalla sindaca di San Lazzaro Isabella Conti dopo le primarie: «Non sarà il danno collaterale più significativo, ma la mancanza di una discussione in aula mi ha impedito di conoscere il pensiero al riguardo dei due consiglieri comunali (Filippo Diaco e Maria Caterina Manca, ndr) che ho contribuito a eleggere votando la lista ‘Anche tu Conti’. Motto che si rivela sempre più sarcastico per chi, io per primo, ha creduto che quel progetto esprimesse una dialettica, sia pure benevola, con il Pd».

Nel dibattito si inserisce anche la Filcams-Cgil, il sindacato dei lavoratori del commercio, definiti come «i più penalizzati»: «Assistiamo con stupore a una serie di botta e risposta riguardo la proposta avanzata da Ascom – scrive il sindacato -. È da tempo che la Filcams evidenzia come il sistema dei servizi non sia in alcun modo aderente alle esigenze dei lavoratori, che da anni hanno subito un cambio radicale degli orari di lavoro con un impatto estremamente negativo». II dibattito, insomma, sembra destinato a non rallentare. In attesa, non da ultimo, che con l’arrivo di gennaio scattino anche le prime sanzioni per i nuovi limiti di velocità.

Francesco Morone, 28 ottobre 2023

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