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Rumore, i dubbi sul regolamento Ascom: «Sì alla musica nei dehors»

Fanno i discutere i paletti che sta per introdurre il Comune per combattere l’inquinamento acustico Commercianti critici. «Troppi oneri burocratici per gli eventi temporanei, bisogna tutelare le attività»

«Per i dehors, nell’attuale regolamento che disciplina l’utilizzo degli spazi all’aperto per i pubblici esercizi è concesso organizzare manifestazioni musicali temporanee e la diffusione sonora, rispettando le zone e gli orari. Per questo riteniamo che vietarli del tutto, come previsto dal nuovo regolamento sulla disciplina delle attività rumorose temporanee, sarebbe una scelta sbagliata, perché soprattutto i pubblici esercizi al di fuori del centro hanno la necessità di organizzare eventi e manifestazioni per attrarre la clientela e svolgere anche la loro attività di presidio sul territorio». Fipe-Confcommercio Ascom chiede al Comune di cambiare rotta riguardo ai paletti che fissa il regolamento comunale sulle attività rumorose temporanee che, nuovo di zecca, è in via d’approvazione a Palazzo d’Accursio. Tanti i temi di confronto, ma i commercianti fissano principalmente il loro focus sulla disciplina dei tavolini all’aperto. Critiche aperte anche da parte della Fiepet-Confesercenti.

ASCOM

«Nella disciplina regionale 1197/2020, a cui si fa riferimento, i dehors non vengono citati, motivo per cui non capiamo perché il Comune abbia deciso di ricomprenderli – argomenta la Fipe –. Comprendiamo poi che il Comune abbia deciso di adeguare alla disciplina regionale il regolamento, ma è chiaro che il nostro ragionamento si concentra sul fatto che eventi e manifestazioni costituiscono un fattore attrattivo e turistico per la nostra città». L’amministrazione, dice Fipe, ne ha tenuto conto, «ma aspettiamo di vedere come funzionerà la norma che prevede la possibilità di inserire nei siti specificamente individuati anche quelli occasionali attivati, come un parco, per realizzare eventi che hanno come obiettivo quello di valorizzare il contesto urbano, per combattere il degrado e per garantire un presidio di sicurezza». «Nel caso di manifestazioni temporanee, però – continua la nota –, si dovrà superare la soglia dei 20 eventi all’anno proprio perché ci sono finalità non di solo intrattenimento, ma anche di tutela del territorio. Inoltre crescono gli oneri burocratici e amministrativi che l’impresa deve affrontare, per cui sia dia la possibilità di organizzare più eventi per rientrare dei costi. Il Comune intervenga tempestivamente».

CONFESERCENTI

«E’ un regolamento emanato senza alcuna consultazione con le associazioni di categoria – duro l’attacco –. Chiediamo l’apertura di un tavolo di confronto. Confidiamo in una svista e non in un metodo di lavoro del Comune. In questo regolamento – sostiene Fiepet-Confesercenti – sono incluse le feste di strada e le iniziative dei pubblici esercizi. Quindi anche i dehors di bar, ristoranti, tavole calde, trattorie, pizzerie. La nostra associazione avrebbe preferito essere consultata, anziché vedere cadere dall’alto nuove regole che potrebbero mettere in forse il lavoro e le attività di decine di imprese. Ci aspettiamo che la giunta nelle prossime ore proceda a due passi importanti: la convocazione di un tavolo di confronto con cui esplicitare i termini di applicazione delle nuove norme anti rumore e, soprattutto, l’impegno che i prossimi provvedimenti siano accompagnati da un intenso dialogo tra imprese e amministratori».

Paolo Rosato, Il Resto del Carlino – 3 maggio 2023

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