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Una guida scritta da una guida, Zabbini racconta la sua Bologna

Nel volume, presentato oggi in Salaborsa, la città (anche) di stragi e street art

Esce una nuova guida alla nostra città targata Feltrinelli e l’autrice, Giorgia Zabbini, è una guida di lunga esperienza, avendo iniziato a esercitare 25 anni fa. Le definizioni giocano tra loro, ma è proprio così, Bologna – che viene presentata oggi alle 18 in auditorium Biagi della Salaborsa – è la guida di una guida professionista e per questo ha il dono di una sintesi particolare mista ad efficacia con spazio equilibrato tra tradizione e contemporaneo, che da un po’ non si leggeva in pubblicazioni turistiche. Perché come dice Zabbini, «se in due ore e mezza non sei stata capace di far immergere il viaggiatore e turista nell’atmosfera della città, allora hai fallito».

Tra le 217 pagine succede proprio questo ed è una bella passeggiata dal centro della città ai quartieri oltre le mura, passando per alcuni capitoli molto innovativi come quello sulla Bologna delle stragi, ad esempio, che parte dalla strage di Palazzo d’Accursio del 1920 e arriva a quella di Ustica, passando naturalmente per la stazione e il 2 agosto. Un percorso forte ma molto identitario. E poi Bologna e la Street Art, fra le nuvole (i fumetti), come un set cinematografico e delle donne, partendo da Caterina de’ Vigri e arrivando a Isabella Seragnoli. 

«La guida è divisa in quattro parti – racconta Zabbini – e la prima è ‘scoprire Bologna’, perché dà un’idea generale della città con i principali eventi, sia per il turista che per il cittadino, perché oggi Bologna è molto gettonata dal turismo e chi viene in visita si documenta prima, è difficile che venga qui senza sapere cosa fare, quindi è ottima per prepararsi, ma allo stesso tempo anche il bolognese può leggerla per visitare la sua città scoprendo nuove cose oltre la città monumentale, ad esempio quartieri e colli». Ed ecco l’occhio della guida: «Quando portiamo in giro le persone – prosegue Zabbini che oggi si occupa delle visite degli studenti – ti racconta sempre delle curiosità ed ecco che relativamente a piazza Maggiore troverai la narrazione relativa ma anche il fatto che non bisogna attraversarla in diagonale, perché porta sfortuna». Anche il cibo, nella guida, ha un suo posto, ma è un secondo attore, e su questo Zabbini ha un punto di vista realista: «Il visitatore, nonostante in molti pensino il contrario – dice – arriva qui per la cultura, poi viene anche il piacere di stare assieme».

Bologna è cartacea ma prosegue nel web come Extended Book e qui entra in campo anche l’editore Morellini: grazie a un qr code, si potrà accedere a contenuti sempre aggiornati e a novità. Tra queste, che non è entrata nel libro, la «Bologna osé».

Benedetta Cucci, Il Resto del Carlino – 31 marzo 2023

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