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Bando GAL – Contributi a fondo perduto per le micro e piccole imprese extra-agricole esistenti nelle zone rurali (Bando scaduto)

Bando scaduto

Il Consiglio di Amministrazione del GAL Appennino Bolognese in data 22 marzo 2023 ha approvato la proroga per la presentazione delle domande di contributo alle ore 12,00 del 28/04/2023.

Avviso pubblico 2023 – Quarta pubblicazione

Il Gal Appennino Bolognese ha aperto il Bando per la concessione di contributi a fondo perduto per investimenti rivolti alla Qualificazione delle piccole e micro imprese extra-agricole esistenti nelle zone rurali per il mantenimento dei servizi commerciali, di pubblico esercizio, di artigianato e dei servizi a favore delle comunità locali e/o per l’attivazione di servizi/prodotti, anche innovativi, a supporto dello sviluppo turistico.

Possono fare domanda di contributo le imprese individuali, le società (di persone, di capitale, cooperative), i liberi professionisti, purché in forma individuale, e le associazioni (esclusivamente senza scopo di lucro), non partecipate da soggetti pubblici, con caratteristiche di micro e piccole imprese, purché: in regolarità contributiva,  iscritte alla Camera di Commercio di Bologna e all’Anagrafe regionale delle Aziende Agricole (l’iscrizione all’anagrafe regionale deve essere effettuata anche se l’impresa è extra-agricola).

Se il richiedente è una società, occorre anche che la durata del contratto societario sia almeno pari a quella del periodo di vincolo di destinazione degli investimenti (5 anni).

Tutti questi requisiti devono essere presenti al momento della presentazione della domanda di contributo.

Le domande di contributo dovranno essere inviate, attraverso il Sistema Informativo Agrea (SIAG), entro le ore 12,00 del 31/03/2023. Esse saranno valutate dal Comitato di Valutazione che formulerà la graduatoria in base al punteggio raggiunto da ciascuna domanda. Per essere ammissibili dovranno raggiungere un punteggio minimo di 20 punti nei parametri soggettivi/aziendali.

Le risorse stanziate ammontano a 139.902,98 euro, in forma di contributo a fondo perduto, in regime de minimis, con le seguenti percentuali:

  • 40% per le imprese individuali, le società (di persone, di capitale, cooperative), con caratteristiche di micro e piccole imprese e i liberi professionisti;
  • 60% per soggetti privati senza scopo di lucro e per i soggetti di cui al punto precedente quando ricorrono le seguenti condizioni: progetti presentati da giovani di età fino a 41 anni non compiuti; interventi in zone soggette a vincoli naturali o altri vincoli specifici di cui all’art. 32 del Reg. (UE) 1305/2013.

I soggetti interessati possono presentare una sola domanda e per accedere all’agevolazione devono trovarsi  nel territorio di competenza del GAL Appennino Bolognese:

  • Zona D “Aree rurali con problemi di sviluppo”: Alto Reno Terme, Borgo Tossignano, Camugnano, Casalfiumanese, Castel D’Aiano, Castel del Rio, Castel di Casio, Castiglione dei Pepoli, Fontanelice, Gaggio Montano, Grizzana Morandi, Lizzano in Belvedere, Loiano, Marzabotto, Monghidoro, Monterenzio, Monzuno, San Benedetto Val di Sambro, Valsamoggia Loc. Savigno, Vergato;
  • Zona C “Aree rurali intermedie” – comuni zonizzati (non è compreso l’intero territorio comunale, solo certi mappali): Casalecchio di Reno, Castel San Pietro Terme, Dozza, Monte San Pietro, Ozzano dell’Emilia, Pianoro, San Lazzaro di Savena, Sasso Marconi, Valsamoggia Loc. Bazzano – Crespellano – Castello di Serravalle – Monteveglio, Zola Predosa.

I progetti d’intervento proposti devono favorire la creazione di nuovi posti di lavoro o la loro stabilizzazione, la diversificazione produttiva e l’innovazione tecnologica e/o di mercato, favorendo l’ampliamento dell’offerta di servizi a supporto dello sviluppo turistico e contemporaneamente a supporto del mantenimento del tessuto produttivo commerciale, dei pubblici esercizi e dei servizi in settori potenzialmente soggetti a crisi e in aree soggette ad abbandono.

Le spese ammissibili vanno da un minimo di 10.000,00 euro a un massimo di 50.000,00 euro Iva esclusa, per le seguenti finalità:

  • costruzione/ristrutturazione immobili destinati all’attività aziendale;
  • arredi funzionali all’attività;
  • macchinari, impianti, attrezzature funzionali al processo innovativo aziendale;
  • impianti,  attrezzature  per  la  lavorazione/trasformazione/conservazione  dei prodotti e/o servizi offerti o somministrati;
  • investimenti funzionali alla vendita;
  • veicoli purché strettamente funzionali alle attività extra agricola oggetto del finanziamento;
  • allestimenti e  dotazioni  specifiche per veicoli aziendali strettamente necessari per svolgere l’attività extra agricola oggetto del finanziamento;
  • spese generali (investimenti immateriali connessi alle precedenti voci di spesa quali onorari di professionisti/consulenti e studi di fattibilità, entro il limite massimo del 10% delle stesse; nel caso particolare degli studi di fattibilità, la relativa spesa è riconosciuta a fronte della presentazione di specifici elaborati frutto dell’effettuazione di analisi di mercato, economiche e similari, finalizzate a dimostrare la sostenibilità economico finanziaria del progetto);
  • investimenti immateriali quali: acquisizione/sviluppo programmi informatici, acquisizione di brevetti/licenze, promozione e comunicazione.

Gli investimenti descritti dovranno essere effettuati dopo la comunicazione della concessione del contributo. Se il richiedente intende iniziare i lavori prima del ricevimento della comunicazione di concessione deve chiedere specifica autorizzazione al Gal Appennino Bolognese presentando la richiesta di autorizzazione al momento della presentazione della domanda di contributo.

Le modalità di pagamento ammesse sono: bonifico o ricevuta bancaria, assegno, carta di credito, bancomat, bollettino o vaglia postale, MAV (bollettino di pagamento mediante avviso) o tramite modello F24. E’ escluso il pagamento in contanti.

Per informazioni e chiarimenti contattare l’Ufficio Credito di Confcommercio Ascom Bologna
credito@ascom.bo.it – tel. 051.6487602
che ha predisposto un apposito servizio (attenzione le richieste di assistenza per la predisposizione della pratica che perverranno dopo il 28 febbraio 2023 non potranno essere prese in carico per ragioni procedurali)

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