I datori di lavoro che nel biennio 2020-2022 hanno completato periodi autorizzati di accesso al Fondo di integrazione salariale o ai Fondi di solidarietà bilaterali gestiti dall’INPS (ad esempio, il Fondo per le attività professionali) per causali diverse dal Covid-19 sono tenuti ad inviare all’INPS entro il 26 gennaio 2023 mediante il servizio “Comunicazione bidirezionale” un nuovo file in formato .csv con il quale effettuare la “dichiarazione del fruito”, come previsto dal messaggio n. 4653 del 28 dicembre 2022.
La suddetta dichiarazione consentirà di presentare ulteriori domande di accesso al F.I.S. per periodi residui, qualora i periodi richiesti e autorizzati risultino parzialmente utilizzati.
Si ricorda che il computo dei periodi fruiti si effettua sommando le giornate ricomprese in ciascun periodo autorizzato in cui almeno un lavoratore, anche per un’ora soltanto, abbia ridotto l’orario di lavoro con ricorso all’integrazione salariale.
Il file da inviare all’INPS consente di dichiarare, per ogni unità produttiva, il numero di giornate effettivamente fruite in relazione alle autorizzazioni relative all’unità produttiva (UP) per la quale si intende presentare una nuova domanda. In caso di mancata trasmissione del suddetto file, l’Istituto considererà interamente fruito il periodo richiesto e autorizzato.
Il file in formato .csv dovrà essere inviato esclusivamente per le autorizzazioni sia a conguaglio che pagamento diretto per le quali il datore di lavoro ha completato l’invio dei flussi (tramite i flussi UniEmens, SR41, UNI41) in attesa che sia implementata la procedura che consentirà all’Inps di recuperare automaticamente i dati dall’Uniemens e dai flussi UNI41. Poiché i dati inseriti nel file e acquisiti dall’istituto non potranno essere modificati, l’INPS sottolinea di prestare particolare attenzione alla compilazione.
Per ogni ulteriore informazione o chiarimento contattare l’Ufficio Sindacale di Confcommercio Ascom Bologna (tel. 051.6487402, email sindacale@ascom.bo.it).
