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Bando Regione ER – Sostegno all’imprenditoria femminile (Bando scaduto)

Bando scaduto

La Regione Emilia Romagna con il presente bando intende promuovere sia lo sviluppo delle nuove imprese sia il consolidamento di quelle esistenti, accomunate dalla prevalenza femminile nella propria composizione, mettendo a disposizione contributi a fondo perduto con lo scopo di favorirne la crescita.

Le risorse regionali messe a disposizione della misura agevolativa ammontano complessivamente a 3.000.000,00 di euro.

Le domande di contributo dovranno essere inviate alla Regione dalle ore 10.00 del giorno 24 febbraio 2023 alle ore 13.00 del giorno 28 marzo 2023. La Regione anticiperà la chiusura della finestra di presentazione, qualora venissero trasmesse 300 domande prima del 28 marzo 2023.

Possono accedere al bando le MPMI (micro, piccole e medie imprese) a “prevalente partecipazione femminile”, di tutti i settori tranne le imprese agricole, così individuate:

  • le imprese individuali in cui il titolare sia una donna;
  • le società di persone e le società cooperative in cui il numero di donne socie rappresenti almeno il 60% dei componenti la compagine sociale, indipendentemente dalle quote di capitale detenute;
  • le società di capitali in cui le donne detengano almeno i due terzi delle quote di capitale e costituiscano almeno i due terzi del totale dei componenti dell’organo di amministrazione.

Dimensione minima del progetto di investimento presentato 20.000,00 euro, Iva esclusa.

Il contributo massimo concedibile a ciascuna impresa beneficiaria è nella misura massima del 50%della spesa ammissibile e per un importo, comunque, non superiore a 80.000,00 euro, calcolato con le seguenti modalità:

a) una quota parte sarà determinata in misura pari al 30% della spesa ritenuta ammissibile;

b) una eventuale quota parte concedibile fino ad un massimo del 15% della spesa ritenuta ammissibile, a copertura del costo per interessi da sostenersi per l’attivazione di un mutuo di almeno 4 anni, calcolato sulla base dell’attualizzazione dei costi di interessi. Il calcolo di tale importo sarà effettuato considerando la durata e il valore del mutuo effettivamente stipulato dall’impresa (di importo almeno pari al 50% dell’investimento), applicando un tasso massimo di interesse forfettario del 4%. Tale modalità non è obbligatoria nell’ambito della richiesta dell’agevolazione;

c) un ulteriore incremento di 5 punti percentuali, a condizione che nella domanda sia espressamente richiesta e successivamente verificata, almeno una delle seguenti ipotesi: incremento occupazionale; possesso del rating di legalità; la sede operativa o l’unità locale oggetto dell’intervento sia localizzata in area montana; la sede operativa o l’unità locale oggetto dell’intervento sia localizzata nelle aree interne dell’Emilia-Romagna (Aree interne -Deliberazione di Giunta n.512/2022); la sede operativa o l’unità locale oggetto dell’intervento sia localizzata nelle aree, cosiddette “107.3.C.”, così come definite dalla Commissione Europea;  gli interventi che prevedano il recupero dei materiali e la conseguente riduzione della produzione di rifiuti.

Il contributo, non è cumulabile con altri aiuti di stato ottenuti sul medesimo progetto ad eccezione dell’agevolazione della garanzia del Fondo Centrale di Garanzia, sarà concesso nella forma del fondo perduto con applicazione del regime “Temporary Framework Ucraina” previa notifica alla Commissione Europea e successiva accettazione da parte della stessa e nel caso in cui la risposta fosse negativa, verrà applicato il regolamento “De Minimis”.

Le spese ammissibili dovranno aumentare la competitività e la qualità dell’impresa femminile, il business aziendale, la qualità del lavoro, e riguardare:

a) acquisto di macchinari e attrezzature, infrastrutture telematiche e digitali; è ammissibile anche l’attrezzatura acquisita tramite leasing o noleggio nel limite dei canoni riferiti al periodo di realizzazione del progetto e relativi unicamente alla quota capitale (con esclusione, pertanto, di interessi e altre spese di gestione e del maxicanone iniziale e/o finale);

b) acquisto di brevetti, licenze software, cloud e servizi applicativi o altre forme di proprietà intellettuale, necessari al conseguimento degli obiettivi dell’intervento; con riferimento alla spesa per eventuali canoni di “licenza software, cloud e servizi” si stabilisce di limitare (quando indicato nella domanda o quando si possa riscontrare) l’ammissibilità alle sole spese sostenute entro il 31/12/2023 aventi effetto operativo anche pluriennale e comunque di non ritenerle ammissibili quando si tratti, con evidenza, di rinnovi di situazioni preesistenti al bando;

c) consulenze, destinate all’aumento della produttività, all’innovazione organizzativa, al trasferimento delle tecnologie, alla ricerca di nuovi mercati per il collocamento dei prodotti, gli studi di fattibilità e i piani d’impresa, comprensivi dell’analisi di mercato, gli studi per la valutazione dell’impatto ambientale, le spese relative ad iniziative e campagne promozionali debitamente motivate e contestualizzate. (da tale voce si escludono le spese per la predisposizione della domanda e per la presentazione della rendicontazione). Tali spese saranno riconosciute nella misura massima del 30% della somma delle spese di cui alle lettere a+b;

d) opere murarie e relativi oneri di progettazione e direzione lavori, funzionali alla realizzazione del progetto, riconosciute nel limite massimo di 5.000 euro;

e) costi generali nella misura massima del 5% dei costi diretti ammissibili dell’operazione, ovvero della somma delle spese di cui alle lettere a+b+c+d, come previsto ai sensi dell’articolo 54, comma 1, lettera a) del Regolamento (UE) 2021/1060. Possono rientrare in questa voce le spese per la definizione e gestione del progetto (compreso l’addestramento del personale per l’acquisizione delle nuove competenze richieste dall’utilizzo dei beni acquistati) che non sono ricomprese nelle voci di cui alle lett. a), b), c) e d) e che non fanno parte delle spese escluse.

Le fatture dovranno riferirsi ad attività e interventi svolti dal 01/01/2023 al 31/12/2023.

Le domande di contributo dovranno essere compilate, validate ed inviate alla Regione esclusivamente per via telematica, tramite l’applicazione web SFINGE 2020, complete degli allegati e di un video che illustra l’impresa e il progetto presentato (formato MP4) della durata massima di 3 minuti.

Ciascun progetto presentato per essere ammissibile dovrà raggiungere un punteggio di merito minimo di 55 punti su 100.  

Per informazioni e chiarimenti contattare Confcommercio Ascom Bologna – Ufficio Credito (credito@ascom.bo.it – tel. 051/6487602).

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