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MIPAAF – Contributo a fondo perduto rivolto al sostegno delle eccellenze della gastronomia e dell’agroalimentare italiano

Misura in attesa di decreto attuativo

Rivolta a imprese di ristorazione con somministrazione, gelaterie e pasticcerie, produzione di pasticceria fresca

La Legge di Bilancio del 2022 nell’ambito del “Fondo di parte capitale per il sostegno delle eccellenze della gastronomia e dell’agroalimentare italiano” ha definito una dotazione di 25 milioni di euro per l’anno 2022 e 31 milioni di euro per l’anno 2023, per un totale di 56 milioni di euro, per sostenere le eccellenze della gastronomia e dell’agroalimentare italiano.

Possono accedere alla misura le imprese che presentano i seguenti codici Ateco:

  • 56.10.11 (ristorazione con somministrazione): tali imprese devono essere regolarmente costituite ed iscritte come attive nel Registro delle Imprese da almeno 10 anni o in alternativa aver acquistato nei 12 mesi precedenti (dalla pubblicazione del Decreto 30 agosto 2022) prodotti certificati DOP, IGP, SQNPI, SQNZ e prodotti biologici per almeno il 25% del totale dei prodotti alimentari acquistati nello stesso periodo;
  • 56.10.30 (gelaterie e pasticcerie) e 10.71.20 (produzione di pasticceria fresca): tali attività devono essere regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle Imprese da almeno 10 anni o in alternativa aver acquistato prodotti DOP, IGP, SQNPI e prodotti biologici per almeno il 5% del totale dei prodotti alimentari acquistati nello stesso periodo.

Le imprese richiedenti dovranno risultare in regolarità contributiva (DURC) ed essere in regola con gli adempimenti fiscali.

Le imprese rientranti nei codici Ateco predetti, possono accedere ad un contributo a fondo perduto, in regime de minimis, non superiore al 70% delle spese ritenute ammissibili e nel limite di 30.000,00 euro.

Investimenti ammissibili: spese relative all’acquisto di macchinari professionali e di beni strumentali all’attività dell’impresa, nuovi di fabbrica, organici e funzionali, acquistati alle normali condizioni di mercato da terzi che non hanno relazioni con l’impresa.

Non sono ammesse: le spese sostenute prima della presentazione della domanda di contributo; l’acquisto di componenti, pezzi di ricambio o parti di macchinari, impianti e attrezzature che non soddisfano il requisito dell’autonomia funzionale; terreni e fabbricati, incluse le opere murarie di qualsiasi genere, ivi compresi gli impianti idrici, elettrici, di allarme, di riscaldamento e raffreddamento; mezzi targati; beni usati o rigenerati; utenze di qualsiasi genere, ivi compresa la fornitura di energia elettrica, gas, etc.; imposte e tasse; contributi e oneri sociali di qualsiasi genere; buoni pasto; costi legali e notarili; consulenze di qualsiasi genere; spese non direttamente finalizzate all’attività dell’impresa.

I pagamenti delle spese ritenute agevolabili dovranno essere effettuati esclusivamente attraverso conti correnti dedicati intestati all’impresa e con modalità che consentano la piena tracciabilità del pagamento.

Le imprese ammesse all’aiuto dovranno indicare nello stato patrimoniale i beni strumentali acquistati per almeno 3 anni dalla data di concessione del contributo.

Le domande di agevolazione dovranno essere inviate a Invitalia – Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti S.p.a. –  soggetto gestore della misura, a seguito della pubblicazione del decreto attuativo.

Per informazioni e chiarimenti contattare in nostro Ufficio Credito

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