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Riforma degli Ammortizzatori Sociali. Prime indicazioni dal Ministero del Lavoro

Il Ministero del Lavoro fornisce con la circolare n. 1 del 3 gennaio 2022 le prime indicazioni relative alla novità introdotte con la Legge di bilancio 2022 (Legge n. 234 del 30 dicembre 2021) che ha riformato il  sistema degli ammortizzatori sociali disciplinati dal D. Lgs n. 148/2015.

Tra i punti qualificanti della riforma si segnalano:

  • l’ampliamento dell’ambito di applicazione del FIS (Fondo di Integrazione Salariale dell’Inps) a tutti i datori di lavoro, che occupano anche solo un dipendente, appartenenti a settori e tipologie non rientranti nell’ambito di applicazione della Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria e che non aderiscono a un fondo di solidarietà bilaterale. Il FIS erogherà un’unica prestazione denominata “assegno di integrazione salariale” per una durata massima di 13 e 26 settimane in un biennio mobile, rispettivamente per le imprese fino a 5 dipendenti e per quelle con più di 5 dipendenti;
  • l’estensione della Cassa integrazione guadagni straordinaria (CIGS) a tutti i settori e per tutte le imprese con più di 15 dipendenti per le causali di riorganizzazione aziendale (anche per realizzare processi di transizione), crisi aziendale e contratto di solidarietà;
  • l’ampliamento della copertura ai lavoratori a domicilio e a tutte le tipologie di apprendistato;
  • la modifica del requisito per l’accesso ai trattamenti di integrazione salariale che passa da 90 a 30 giorni di anzianità lavorativa;
  • la modifica dell’importo del trattamento di integrazione salariale che avrà un unico massimale pari a quello più alto previsto dalla precedente disciplina;
  • la proroga al 2023 del contratto di espansione e l’estensione di questo istituto alle imprese con almeno 50 addetti.

Il Ministero chiarisce che le novità riguardano i periodi di sospensione o di riduzione dell’attività lavorativa integrati dai trattamenti di cassa integrazione guadagni, decorrenti dal 1°gennaio 2022 e non si applicano, invece, alle richieste di riduzione/sospensione dell’attività lavorativa iniziate nel corso dell’anno 2021, ancorché successivamente proseguite nel 2022.

Il Ministero ha anche pubblicato slides per illustrare sinteticamente il quadro completo della riforma. Si attendono ulteriori indicazioni e chiarimenti da parte dell’Inps in merito alle ricadute delle modifiche sul piano applicativo.

Trovi gli allegati nella sezione Download

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