La rabbia della Fipe: «Il rispetto delle regole deve valere per tutti»
La Federazione dei pubblici esercizi di Confcommercio Ascom Bologna: «Non siamo realtà di Serie B. Siamo gli unici a subire controlli e sanzioni» Le immagini degli assembramenti selvaggi e senza sosta che arrivano da tutte le piazze cittadine e documentate dai giornali sono inaccettabili. Inaccettabili perché queste situazioni mettono a rischio e in pericolo la tenuta della stabilità ritrovata dopo mesi di restrizioni.
«Noi imprenditori dei pubblici esercizi, per mesi, siamo stati costretti a tenere chiusi i nostri locali e a lasciare a casa i dipendenti in nome della tutela della salute pubblica – commenta la Fipe-Confcommercio Ascom Bologna –. Come se non bastasse ora che siamo tornati a lavorare dobbiamo rispettare protocolli rigidissimi, pena controlli severi e multe salate. Fa rabbia, invece, vedere che per chi della salute pubblica e delle regole se ne frega, assembrandosi nelle piazze cittadine ben oltre il coprifuoco e senza nessun rispetto del distanziamento sociale, sia sempre tutto permesso e i controlli e le multe siano inesistenti».
Rabbia inevitabile, per una situazione completamente sfuggita di mano. Motivo per cui la Fipe chiede «che le regole vengano fatte rispettare a tutti. In Zona Universitaria, Aldrovandi, San Francesco e tutte le altre piazze della città bisogna intervenire con fermezza. I due pesi e due misure non sono più accettabili. Noi imprenditori dei pubblici esercizi non siamo cittadini di serie B da multare e controllare, mentre altri possono comportarsi come nulla fosse successo in questi mesi».
Comunicato stampa, Bologna, 27 maggio 2021

Il Comune fa slittare il termine per le domande dal 10 al 30 settembre. Da lunedì nuovi lavori in via di Corticella: il cronoprogramma fino al 2026