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Il commercio che riparte. Voci dalla città

Cambiamo gli acquisti. Ma serve fiducia di Maria Pia Guercia. Sicurezza si, ma anche ottimismo di Carlotta Zamboni

Maria Pia Guercia. La nostra speranza, se nostra regione tornerà di colore giallo nei prossimi giorni, è che ci sia più tranquillità da parte dei nostri clienti, che sarebbero liberi almeno di uscire a prendersi un caffè e stare fuori e passeggiare più a lungo. Nell’ultimo periodo, infatti, abbiamo avvertito i loro timori, anche in seguito alla chiusura dei locali e delle chiusure anticipate. Nel mio negozio di via Castiglione siamo riusciti a lavorare in questo periodo – siamo appena usciti dalla settimana del Black Friday –, ma la speranza ora è che con il Natale si muova finalmente qualcosa. Da parte nostra cerchiamo di rivolgerci alla clientela anche con prezzi un po’ contenuti e restiamo fiduciosi e speranzosi, anche se la gente esce meno la sera e, in generale, in questo periodo mancano le occasioni di festa e ritrovo. Abbiamo assistito, infatti, a un cambiamento negli acquisti: senza Capodanno, avvenimenti come battesimi, comunioni o compleanni, per quanto riguarda l’abbigliamento, non si va più a comprare lo sfizio, un capo particolare, magari ci si limita a camicette o maglioni e si preferisce un abbigliamento comodo. In generale, nel nostro settore si vende un po’ di meno, anche perché sempre più persone lavorano in smart working. Oltre questo, va anche considerato che molte persone ci raccontano di essere in cassa intergrazione. Ma tutto sommato, pur con tutte le difficoltà, ho fiducia. Bisogna mantenere un po’ di positività, anche la gente ne ha voglia e speriamo di trascorrere un bel Natale.

Titolare del negozio di abbigliamento Castiglione 44

Carlotta Zamboni. La prospettiva che l’Emilia-Romagna torni a essere una regione gialla è ovviamente accolta da noi commercianti del centro storico con positività e speranza. Da mesi ormai stiamo attraversando un momento molto critico e ci auguriamo che il cambio di colore dia nuova spinta e voglia alle persone di uscire e fare acquisti, cosa che purtroppo è mancata in questo periodo in cui siamo stati zona arancione. Per fortuna noi possiamo contare su una buona base di clientela fidelizzata, ma quello che manca è il passaggio, che ovviamente fra smart working, divieti e bar e ristoranti chiusi è molto diminuito. Noi ci siamo attrezzate con ogni dispositivo per garantire la sicurezza della clientela, e anche con promozioni mirate, cercando di venire incontro alle clienti in un momento, anche economicamente, difficile per tutti. Noi commercianti capiamo e sosteniamo misure che servono alla nostra sicurezza sanitaria, vorremmo però anche un po’ di ottimismo per poter vivere il periodo natalizio in maniera serena. E siamo certi che sarà così. Sicuramente, infatti, anche se il morale è basso, notiamo anche tanta voglia di ripartire e ricominciare e, per quanto la strada verso la normalità non sarà certo breve, quello che chiediamo anche alle istituzioni è di poter lavorare con continuità e progettualità. Credo sia giusto ricordare, infatti, che noi esercizi commerciali siamo importanti anche per la nostra funzione sociale, tenendo vive le nostre strade e illuminati i portici.

Titolare del negozio d’abbigliamento Les Amies

Il Resto del Carlino, 2 dicembre 2020

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