Con due recenti sentenze, la Corte di Cassazione (sentenza n. 27099/2019 e 27101/2019) ha affermato che le somme pagate a titolo di addizionale provinciale alle accise sull’energia elettrica applicate sino al 31/12/2011, possono essere richieste in rimborso direttamente al fornitore del servizio agendo in sede civile a titolo di indebito soggetto, con l’ordinaria prescrizione decennale.
Vi invitiamo a prestare attenzione in quanto il termine di prescrizione sta decorrendo essendo ormai rimborsabili soltanto le somme versate da giugno 2010 a dicembre 2011.
Quanto può essere rimborsato?
A seconda della provincia, l’importo variava fra i 9,3 €/MWh e gli 11,4 €/ MWh su un consumo massimo di 200.000 kWh/m (Art. 6, comma 1 lettera C, DL 511/1988).
Ciò significa che è possibile ottenere un rimborso in una misura massima oscillante tra € 44.640,00 e € 54.720,00.
L’importo dell’addizionale è facilmente verificabile sulle Vs. bollette in quanto le somme a titolo di addizionale risultano esposte in fattura.
Cosa devo fare?
Qualora vogliate verificare l’opportunità e la convenienza di tale azione dovrete:
- Verificare di essere in possesso delle fatture di pagamento della fornitura per il periodo in questione (2010-2011);
- Calcolare l’ammontare complessivo delle addizioniali pagate nel biennio di riferimento.