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Nuova Porrettana, ci siamo. Va giù l’ultimo diaframma Salvini: «E ora il Passante»

Il ministro delle Infrastrutture a Casalecchio per l’abbattimento in diretta Stralcio Nord pronto per l’estate. E sull’altro fronte, «Autostrade faccia la sua parte»

«Della nuova Porrettana se ne parlava quando ancora c’era il Muro di Berlino… è un’opera che si attende da decenni. Direi, quindi, che oggi è una bella giornata». Esordisce così il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, arrivato a Casalecchio per l’abbattimento in diretta dell’ultimo diaframma della galleria all’interno dello Stralcio Nord del nodo ferro-stradale del comune alle porte di Bologna. Un abbattimento che porta al completamento dello scavo della galleria con un investimento complessivo di Anas di 190 milioni. E mentre la ruspa davanti alle ’giubbe gialle’ dell’Anas e alle autorità butta giù la mega parete di cemento, il ministro annuncia i prossimi passi per lo Stralcio Nord della Nuova Porrettana: «L’impegno è che già questa estate passino le prime auto», visto che il completamento dei lavori sarà all’inizio del 2026. La galleria artificiale avrà due corsie per senso di marcia con una lunghezza di 1,2 chilometri, costituendo circa il 50% della nuova bretella stradale che avrà un’estensione complessiva di 2,1 chilometri. «La galleria ha la portata necessaria per consentire in futuro anche lo spostamento della ferrovia Porrettana e il suo raddoppio, un’infrastruttura utilizzata ogni giorno da oltre 10mila cittadini», dice l’assessora regionale alle Infrastrutture Irene Priolo. Soddisfatto il sindaco di Casalecchio, Matteo Ruggeri: «La Nuova Porrettana non ha avuto alcuna opposizione da parte di comitati, un unicum». L’intervento stradale, dello sviluppo complessivo di circa 4 chilometri, è suddiviso in uno ‘Stralcio Nord’ e in uno ‘Stralcio Sud’ che dovrebbe terminare nel 2028. Sotto le lente c’è poi il Passante, di cui si parla da quasi 30 anni. Archiviato il Passante di mezzo, ora si sta lavorando sul ‘Passante possibile’ che prevede l’allargamento della sola tangenziale. Il governatore Michele de Pascale si è detto pronto a firmare questo nuovo progetto, passando la palla al ministero. «Con de Pascale siamo in costante contatto, ho messaggiato col governatore anche questa mattina (ieri, ndr).

C’è il nodo di Autostrade per l’Italia, del piano economico-finanziario. Ho chiesto – rimarca Salvini – non solo da ministro ma anche da utente autostradale, che i fondi diano una mano in un momento economico delicato, che non chiedano un aumento dei pedaggi autostradali eccessivo, e che mettano a terra i miliardi di euro di cantieri che si erano impegnati a investire. Con gli enti territoriali – insiste quindi il ministro – stiamo ragionando su come impattare il meno possibile col Passante, e quindi con un intervento meno invasivo e meno pesante. Meno costoso e meno lungo nel tempo». Un’impostazione che conferma Priolo vedendo tra gennaio-febbraio 2026 la finestra in cui definire i prossimi passi, tra cui «la firma di un protocollo che contiene la rivisitazione e ottimizzazione del Passante». Un protocollo che già definisce alcune opere di adduzione imprescindibili «come i ponti sul Reno, la ridefinizione della Complanare Nord e probabilmente una quarta corsia dell’autostrada proprio in virtù della Complanare, oltre al nodo di Funo.

Il Resto del Carlino, 19 dicembre 2025

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