Voce a chi ogni giorno crede nel giornale: «Un riferimento per tutta Bologna Poter vedere la sua storia raccontata emoziona. Una mostra davvero fantastica»
«Per bere un buon caffè, alla mattina, bisogna sfogliare il Carlino». Parola di Paolo Cavini, presidente Cna Emilia-Romagna. Così, gli sponsor, ieri pomeriggio hanno passeggiato curiosi tra i 46 panel della Sala Convegni Banca di Bologna di Palazzo De’ Toschi, in piazza Minghetti. Hanno messo gli ‘Occhi sulla storia’, dal titolo della mostra. Una tappa fondamentale di un viaggio lungo 140 anni che da oggi sarà visitabile gratuitamente. Fino al 14 gennaio i cittadini avranno l’opportunità «di conoscere il Carlino e le sue origini. Bisogna esserne orgogliosi. Una mostra dawero importante», dice Pietro Segata, presidente generale Società Dolce. Tra i primi sponsor ad arrivare ecco Averardo Orta, amministratore delegato Consorzio Ospedaliero Colibrì: «Il Resto del Carlino è una presenza importantissima. L’approfondimento dei giornalisti porta a idee, posizioni e confronto, una necessità che sarebbe da rendere obbligatoria». «II Carlinoè una parte importante della città, anche della mia storia personale e professionale», ha spiegato Gian Luca Galletti, presidente Emil Banca. Giuseppe Gambi, presidente Bcc Ravennate, Forlivese e Imolese, al fianco di Gianluca Ceroni, direttore generale, spiega: «Siamo la banca della comunità, del territorio, come lo è il Carlino. Abbiamo tante cose in comune, anche l’età. Un percorso quindi che abbiamo fatto insieme». Daniele Ravaglia, presidente Bologna Welcome, dice «grazie al giornale perché Bologna senza il Resto del Carlino sarebbe un’altra cosa. La città intera deve essere riconoscente al giornale che cura così tanto ciò che accade a Bologna, positivamente e negativamente, e sprona per migliorare la città».
Trilli Zambonelli, titolare della C.A.R. Cristian Fabbri, presidente esecutivo Daniele Ravaglia, presidente Giancarlo Tonelli, direttore Confcommercio Ascom Bologna, racconta: «È il quotidiano della città, con un racconto che va dalla mattina alla sera, in tutti i modi possibili. Rappresenta ricordi, emozioni, ma è anche un compagno di viaggio per il futuro». Trilli Zambonelli, titolare C.A.R. Concessionaria, parla del Carlino come «un riferimento per tutta Bologna. E questi 140 anni sono un traguardo bellissimo celebrato con iniziative fantastiche». C’è anche Cristian Fabbri, presidente del Gruppo Hera: «Il Carlino ha raccontato la nostra storia per 140 anni. Abbiamo fatto un pezzo di strada insieme, quindi viviamo il momento e gioiamo per questo compleanno». Federico Bendinelli, presidente Campa, spiega invece che «il Resto del Carlino per la città è quasi tutto, dalla storia alla cultura. Partecipare a questa mostra è un dovere per ciò che questa testata rappresenta. E vedere la sua storia emoziona».
Il mondo della cultura «Nelle vostre pagine le nostre radici e il futuro» Dal rettore dell’Alma Mater alle personalità dei salotti artistici e dello spettacolo «Fare tesoro del passato è fondamentale. Con la mostra riviviamo la storia»
Non si può dire di essere bolognesi se non si legge il Carlino. Parola della signora della danza Vittoria Cappelli, che ogni giorno sfoglia pagine di «cultura, storia, bellezza e qualità». Sono tantissimi i volti che affollano la sala convegni della Banca di Bologna di Palazzo De’ Toschi per la mostra ‘Occhi sulla storia’, esposizione che celebra i 140 anni de il Resto del Carlino. C’è il Ivano Dionigi, già rettore di Unibo e celebre latinista: «Per fare un bel passo in avanti, c’è bisogno di fare un passo indietro – dice mentre osserva le pagine di storia del giornale –. Fare tesoro del nostro passato è fondamentale. Dobbiamo riscoprire il filo rosso che tiene insieme la memoria dei trapassati al progetto dei nascituri». C’è anche l’attuale rettore dell’Alma Mater, Giovanni Molari, che si dice affezionato a un giornale «che racconta le città universitarie, da Rimini a Bologna». Ci sono il marchese Filippo Sassoli de Bianchi, Roberto Iseppi, presidente del Circolo della Caccia, la presidente di Ant Raffaella Pannuti, la collezionista di alta moda Cecilia Matteucci, la scrittrice e salottiera Patrizia Finucci Gallo, l’illustratore Davide Bonazzi. Andrea Babbi, presidente di Petroniana Viaggi, racconta il rapporto della sua famiglia con il Carlino: «Nelle mie case, dei miei nonni e dei miei genitori, la storia è sempre entrata grazie alle pagine del Carlino». Elisabetta Riva, sovrintendente del Teatro Comunale, sottolinea «l’impatto e la presenza che ha sui cittadini: veramente importante». La sovrintendente ha recentemente visitato la sede del Carlino per un’intervista: «È meravigliosa – dice –, viene voglia di farci uno spettacolo». Elena di Gioia, direttrice artistica di Ert, vede il giornale come «un affresco corale di storia delle nostre città, un grande forziere che ha acceso dibattiti e confronti. Tiene insieme storie e Storia. Viva il Resto del Carlino e la mostra che ci permette di riattraversare snodi e momenti importanti raccontati grazie all’impegno prezioso di giornalisti e giornaliste». Fra’ Giampaolo Cavalli, direttore dell’Antoniano, evidenzia «la cura che il Carlino mette nel raccontare la vita concreta della città. Le radici fan sempre bene perché ci aiutano a guardare al futuro».
Grazie a sponsor e patrocinatori Le iniziative per i 140 anni sono possibili grazie ai patrocinatori: i Comuni di Ancona, Ascoli, Bologna, Cento, Civitanova Marche, Falconara, Fermo, Ferrara, Forlì, Imola, Città di Macerata, Numana, Rimini, San Benedetto. E ai partner: Banca di Bologna, BCC Emilbanca, Campa Mutua Sanitaria Integrativa, Car, Cna Artigiani imprenditori d’Italia-EmiliaRomagna, Colibrì, Confartigianato Imprese, Confcommercio Ascom Bologna, Consorzio Innova, ECO.SER – Servizi per l’Ambiente, Fondazione Bologna Welcome, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, La Cassa di Ravenna, Banca di Imola, Gruppo Hera, Ima, La BCC Ravennate Forlivese Imolese, Regione Emilia Romagna, Rekeep, Società Dolce, Unipo
Il Resto del Carlino, 19 dicembre 2025