Presentato il calendario sul prodotto dell’Appennino: una ricetta al mese e tante curiosità. Lo studio scientifico: «Alimento super salutare»
«La mela Rosa Romana dell’Appennino è la mela più salutare del mondo. La sua eccezionale quantità di principi attivi positivi, polifenoli tra tutti, la rende un frutto medicinale, che assunto regolarmente… toglie il medico di torno». Al di là delle battute, c’è tanta verità nelle parole di Dario Mingarelli, presidente dell’associazione Mela Rosa Romana. Secondo le ricerche del prof di frutticoltura dell’Alma Mater Silverio Sansavini e dal Gruppo di studi alta valle del Reno, si tratta di un prodotto con ottime proprietà energetiche e a lunga conservabilità, che, grazie alla sua naturale resistenza alle malattie, rende superfluo l’uso di trattamenti chimici. Una forma tondeggiante e appiattita ai poli, una buccia verde-gialla con striature rosa e rosse e un sapore dolce-acidulo con un retrogusto leggermente amarognolo: il suo succo non contiene zucchero ma acido ascorbico – la vitamina C – e polifenoli in quantità superiore rispetto alla melannurca campana. In quanto ricca di quercetina, la mela Rosa Romana aiuta a ridurre i processi di infiammazione, a proteggere i vasi sanguigni e a sostenere le difese immunitarie. Questa prelibatezza è un simbolo del patrimonio agroalimentare dell’Appennino. Le sue origini risalgono a più di 2mila anni fa, quando veniva coltivata e mangiata da Etruschi e Romani. Era presente nei frutteti della famiglia Medici e nei quadri cinquecenteschi del pittore Bartolomeo Veneto. Per celebrarne le qualità gastronomiche e ambientali, l’associazione Mela Rosa Romana ha presentato un nuovo calendario dedicato al frutto. Realizzato insieme a Ascom Confcommercio e alla bottega Contini Carboni di Riola e curato dal giornalista Gabriele Mignardi, il calendario propone ricette a base di mela Rosa Romana, proverbi e curiosità storiche. Senza dimenticare i volti di cuochi, pasticceri e panettieri che continuano a tramandare le specialità della tradizione culinaria. E, in luglio, si può imparare come preparare un cocktail col succo di mela. «L’obiettivo è promuovere questo prodotto antichissimo e incentivarne la coltivazione, coinvolgendo ristoratori e aziende agricole – dice Giancarlo Tonelli, direttore genera le Ascom -. È importante mantenere alta l’attenzione sull’Appennino». Quest’anno è stata data importanza all’acqua come bene comune, con immagini e storie di abbeveratoi, fontane e lavatoi. Il calendario è nei negozi associati al Consorzio Mela Rosa Romana.
Filippo Biondi, Il Resto del Carlino -17 dicembre 2025