Una villa con giardino e tante sale ospiterà malati, famiglie e persone fragili Il presidente Moschetti: «Così rispondiamo ai bisogni di chi viene a curarsi»
Fondazione Sant’Orsola raddoppia l’accoglienza. Da qualche settimana ha preso in affitto una struttura tra via Tambroni e via Alberti, a 600 metri dall’ospedale, di proprietà delle suore Missionarie del lavoro: una grande villa centrale e altri due stabili per 46 posti letto tra stanze singole o matrimoniali, a cui si aggiungono il giardino, un salone da 100 posti e altre sale comuni per le varie attività. «Qui – racconta Andrea Moschetti, presidente della Fondazione – inizieremo a sperimentare ciò che potremo fare respirare pienamente all’interno dell’ex Monastero della Visitazione, che prenderemo in gestione terminati i lavori di ristrutturazione, sperimentando nuovi servizi e la costruzione di una comunità che cura, capace di arricchire la vita di tutti, persone sane o con malattia, giovani e anziani». Nella nuova struttura si amplierà, innanzitutto, l’attività di accoglienza che Fondazione Sant’Orsola sta portando avanti da settembre 2021 in due strutture di Camplus, con 17 appartamenti e una quarantina di posti letto. Uno sviluppo richiesto dai numeri: «Nell’ultimo anno – spiega Moschetti – abbiamo aperto le porte a 580 richieste di accoglienza, ma ne abbiamo dovuto rifiutare altrettante per carenza di posti letto. Tutte famiglie che arrivano a Bologna per ricevere cure salvavita, che possono trovare nei nostri ospedali». Lo sviluppo non sarà però soltanto quantitativo. «Questi nuovi 46 posti letto – prosegue il presidente – ci permetteranno di dare una risposta positiva a più famiglie, ma soprattutto di sperimentare nuove modalità di accoglienza per i nostri anziani. Vogliamo sperimentare la possibilità di rendere via Tambroni un posto dove essere accolti gratuitamente vicino all’ospedale, in sicurezza, per vivere assieme ad altri il proprio percorso di cura, in un contesto comunitario, per poter poi tornare alla propria abitazione una volta terminate le terapie o la convalescenza». Via Tambroni diventerà un punto di riferimento anche per i volontari di Fondazione Sant’Orsola, ormai quasi 300. E ci saranno, tutti i giorni, tante famiglie con bambini che arriveranno nella casa e potranno fermarsi a giocare nel parco. «Crediamo che questo progetto – chiude Moschetti – sia un passo importante, capace di arricchire la nostra comunità e se dai bolognesi arriverà il sostegno che ci aspettiamo riusciremo a inaugurare a pieno regime la casa all’inizio della primavera».
red. cro., Il Resto del Carlino – 15 dicembre 2025