+39 051 64 87 411

Cucina Italiana nell’Olimpo. Diventa Patrimonio dell’Unesco. Mattarella: rafforza il nostro prestigio

La nostra tradizione culinaria premiata a New Delhi: favorisce l’inclusione Il ministro Lollobrigida: «Questa è una festa che appartiene a tutti»

C’è qualcosa di profondamente commovente nella motivazione con cui l’Unesco ha sancito, ieri, l’ingresso della cucina italiana nei patrimoni culturali immateriali dell’umanità. Se la si legge attentamente, infatti, vi si ritrova tutto un mondo: le domeniche pigre dei pranzi in famiglia, l’odore del bollito a casa della nonna, le immancabili ricette degli avanzi dopo le festività, i ricordi dei momenti più importanti delle nostre vite, quasi sempre condivisi attorno a una tavola, assieme alle persone care.

Il rispetto per il cibo, la cura degli altri espressa in un piatto cucinato con amore, quella domanda «Hai mangiato?» che si ripete identica, da generazioni, per tutti i fuorisede e gli ‘expat’ italiani sparsi da un angolo all’altro del pianeta. Già, perché «cucinare all’italiana – ha reso noto il Comitato intergovernativo dell’Unesco, che ieri si è riunito a New Delhi, in India, e ha deliberato il riconoscimento all’unanimità, tra gli applausi della sala – favorisce l’inclusione sociale, promuovendo il benessere e offrendo un canale per l’apprendimento intergenerazionale permanente, rafforzando i legami, incoraggiando la condivisione e consolidando il senso di appartenenza».

E ancora: «cucinare è, per gli italiani, un’attività comunitaria che enfatizza l’intimità con il cibo, il rispetto per gli ingredienti e le occasioni di convivialità. La pratica è radicata nelle ricette anti-spreco e nella trasmissione di sapori e abilità attraverso le generazioni. Essendo una pratica multigenerazionale, con ruoli perfettamente intercambiabili, la cucina svolge una funzione inclusiva, consentendo a tutti di godere di un’esperienza individuale, collettiva e costante di scambio, superando ogni barriera culturale e intergenerazionale». Il nostro Paese ha anche un altro motivo per festeggiare: con l’iscrizione della propria cucina nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale Unesco, l’Italia ha conquistato il record mondiale di riconoscimenti nel settore agroalimentare in proporzione al numero dei riconoscimenti complessivi ricevuti.

Delle 21 tradizioni iscritte nella lista Unesco, infatti, nove sono riconducibili all’agroalimentare: oltre alla cucina italiana, occorre ricordare l’arte dei pizzaiuoli napoletani, la transumanza, la costruzione dei muretti a secco in agricoltura, la coltivazione della vite ad alberello dello zibibbo di Pantelleria, la dieta mediterranea, la cava e cerca del tartufo, il sistema irriguo tradizionale, l’allevamento dei cavalli lipizzani. Il dato conferma, se mai ce ne fosse bisogno, non soltanto la forza della nostra tradizione enogastronomica, ma anche la sua capacità di generare valore culturale ed economico su scala globale: basti pensare che, nella sua offerta di ristorazione, la cucina italiana vale complessivamente 251 miliardi di euro (Foodservice Market Monitor 2025 di Deloitte).

Il riconoscimento Unesco ha premiato la cucina italiana nella sua interezza, come patrimonio vivo, fatto di saperi, tradizioni, territori, filiere e convivialità. Lo ha sottolineato anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in un videomessaggio, diffuso subito dopo l’annuncio ufficiale: «La cucina italiana – ha dichiarato – è il nostro ambasciatore più formidabile. Accompagna il turismo, arricchisce l’offerta culturale italiana e racconta al mondo il desiderio di essere presente nei tanti luoghi e tra le persone che rendono l’Italia una comunità».

Celebra la giornata anche il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida che, dopo aver ringraziato quanti hanno lavorato alla candidatura, ha parlato di «una festa che appartiene a tutti, perché parla delle nostre radici, della nostra creatività e della capacità di trasformare la tradizione in valore universale». Lollobrigida è stato il primo a informare il presidente Sergio Mattarella che ha espresso soddisfazione per un riconoscimento che aumenta il prestigio dell’Italia nel mondo.

di Maddalena De Franchis, Qn-il Resto del Carlino, 11 dicembre 2025

Articoli correlati

Fatturazione Elettronica

Fatturazione Elettronica

La soluzione più completa per gestire la tua contabilità.

E-mail Dipendenti

E-mail Dipendenti

Gestisci la posta con la webmail di Ascom.

PEC Clienti

PEC Clienti

La Posta Certificata per i Clienti Ascom.