Ossevatorio Fimaa: acquistare un immobile a Bologna costa il 50% in più della media dei capoluoghi regionali Postacchini (Ascom): «Lo sviluppo turistico vada di pari passo con soluzioni abitative accessibili per tutti»
Bologna è la città dell’Emilia-Romag na dove le case costano di più. E, fin qui, niente di clamoroso. Ma, a impressionare l’osservatorio immobiliare di Fimaa (Federazione italiana mediatori agenti d’affari), sono i numeri degli aumenti: sotto le Torri affittare una casa costa il 6,8% in più rispetto all’anno scorso. Un balzo percentuale secondo solo a Ferrara, dove i prezzi aumentano del 7%. Cresce, comunque, il numero di contratti di locazione stipulati lo scorso anno: 13.166 (+3,8%), prima città in regione in cifre assolute. Ma entriamo nel dettaglio. Dal report di Fimaa presentato ieri nella sede di Confcommercio Ascom emerge un vero e proprio «caso Bologna», come lo hanno definito i relatori, perché il prezzo medio nel 2024 per comprare una casa in città si aggira intorno ai tremila euro a metro quadro (2.986 euro a mq), mentre in provincia è sotto ai 2mila euro (1.626 euro a mq).
Ma a impensierire gli esperti è che il dato cittadino, nel 2024, è superiore alla media regionale dei capoluoghi (1.980 euro a metro quadro; +1,9% sul 2023) di oltre il 50%. Guardando agli altri capoluoghi di provincia, seconda è Rimini (2.121 euro a mq) seguita da Ravenna (1.996 euro a mq). La media regionale nei comuni non capoluogo nel 2024 è di 1.297 euro a mq (+1% rispetto al 2023). Guardando a quest’anno, invece, il prezzo medio delle abitazioni nel 2025 è pari a 1.565 euro a mq (+1,8% sul 2024). La media regionale dei capoluoghi nel 2025 è di 2.023 euro su (+2,2% rispetto al 2024). Invece la media regionale nei Comuni non capoluogo nel 2025 è di 1.315 euro a mq (+1,4%). Il mercato degli affitti è sotto pressione. Ed è anche un tema molto sentito dai cittadini, in particolare famiglie e fuorisede, che faticano sempre più a trovare un appartamento adatto alle loro esigenze e a un prezzo accessibile. «È fondamentale che lo sviluppo economico e turistico vada di pari passo con la capacità di offrire soluzioni abitative accessibili per lavoratori e studenti, che sono il motore della nostra economia», ha detto Enrico Postacchini, presidente Confcommercio Emilia-Romagna.
E Michele de Pascale, presidente della Regione, ribadisce che «l’accesso alla casa è una delle grandi sfide del nostro tempo». Risorse, fare sistema e competenze costituiscono la ricetta di Viale Aldo Moro per «risolvere» il problema, ma «lo sviluppo deve essere accompagnato da politiche capaci di garantire equilibrio, sostenibilità e accessibilità. Così la casa tornerà ad essere un diritto», ricorda de Pascale. «Siamo di fronte a un mercato a due velocità», secondo Ivano Venturini, presidente Fimaa Emilia-Romagna. «Senza un piano adeguato dell’edilizia residenziale il divario tra chi si può permettere una casa riqualificata e chi no rischia di diventare incolmabile», chiude Santino Taverna, presidente nazionale Fimaa.
Giovanni di Caprio, il Resto del Carlino – 5 dicembre 2025