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Il progetto e le incognite. Lepore: «Il canale scoperto, nuova vita in via Riva Reno»

E sui parcheggi persi, il sindaco rassicura: «Gli stalli per i residenti ci saranno». Cavedagna (FdI): «Sos parapetti». La replica: «Fa selfie vista acqua e dice il falso»

Bologna ha i suoi Navigli e dice addio al parcheggio a cielo aperto che occupava parte di via Riva Reno. Ieri è stato svelato il nuovo canale scoperto – che fa parte dei lavori di riqualificazione legati alla linea rossa del tram – e ora dalla rotonda di piazza Azzarita alla Chiesa di Santa Maria della Visitazione è tornato alla luce il corso d’acqua, oggi costeggiato da percorsi pedonali e una passerella per l’attraversamento. Soddisfatto il sindaco Matteo Lepore con gli assessori Michele Campaniello e Luisa Guidone: «Inauguriamo uno spazio urbano nuovo, con panchine, spazi verdi, alberature e una piazza pedonale che prima non c’era, accanto al passaggio del tram. Al posto di due file di auto, molto caos e traffico, avremo un luogo perfetto per famiglie, residenti e credo porterà anche nuova vita commerciale sia di giorno sia di sera. Questo – sintetizza – è l’esempio di quello che il tram può fare per la città e qui porterà nuova vita alla zona». Ad alcuni residenti di lungo corso che ricordano i tempi «in cui qui facevamo il bagno, il sindaco risponde con una battuta:
«Beh, oggi il tuffo lo sconsiglio vivamente, però questo è davvero un luogo di grande vita di comunità, dove si ritroveranno tante persone che si riavvicineranno all’identità di Bologna».

Prima di entrare nel vivo del restyling, Lepore risponde anche alle critiche dell’eurodeputato di FdI Stefano Cavedagna che, con il capogruppo del quartiere Porto-Saragozza, Enrico Cevolani, ha messo in dubbio la sicurezza dei parapetti del canale, perché «scalabili, con rischi per i pedoni e per i bambini». Se i meloniani annunciano interrogazioni in Ue e al consiglio di Quartiere di Porto- Saragozza sulle balaustre del Naviglio, il sindaco replica pungendo Cavedagna che aveva postato una foto sui social col piede sul parapetto del canale: «Vedo che il centrodestra dice cose false per farsi pubblicità, ma mi fa piacere che Cavedagna sia stato uno dei primi a farsi un selfie con il canale…». Sul nodo parcheggi persi, Lepore ricorda «il buon equilibrio di stalli per residenti, un buon numero di posti auto scambiatori per i commercianti e poi il futuro accesso con il tram. Con i bus entrano ogni giorno 250mila persone in centro, ma la tramvia alzerà di un terzo la capacità dei mezzi di portare persone.

Quindi si entrerà nel centro storico più con il trasporto pubblico e meno con l’auto, rendendo il centro storico maggiormente vivibile e meno inquinato. Da qui, ci sarà anche meno ‘competizione’ per i parcheggi». Non è d’accordo il leghista Matteo Di Benedetto che chiede al Comune un impegno sulla questione ’stalli’, visto che «sono stati centinaia i parcheggi cancellati».
Ultima nota dolente, il rischio ingorghi: «Dobbiamo ancora finire i cantieri di San Felice e di via Lame, quindi la mobilità di oggi non è quella definitiva così come anche la regolamentazione del traffico». Per una vera pianificazione si attendono la riapertura totale di via Indipendenza (il 20 dicembre), di via San Felice, l’incrocio con via Ugo Bassi e il resto della città entro giugno.

Rosalba Carbutti, Il Resto del Carlino – 30 novembre 2025

Commercianti e cittadini divisi «Ora tutti qui a fare l’aperitivo» Ma c’è chi teme sporcizia e graffiti
Tra i residenti di lungo corso c’è scontento per i posti auto cancellati: «C’erano altre priorità» Esercenti scettici: «Speriamo non ci sia il bivacco di piazza dei Martiri». Folla alla festa serale

C’è Monaldo, 93 anni, che ricorda i bei tempi «in cui nel canale si faceva il bagno», e c’è chi come Candida prenota amici e parenti per «fare aperitivi vista Naviglio». Ma oltre alle luci, c’è pure chi pensa già al dopo e, quindi, alle ombre dei nuovi Navigli made in Bo. «A quando sulle panchine ci saranno i bivacchi» o sul parapetto di cemento «arriveranno i soliti graffiti», dicono Christian e Bruno. Come sempre accade, cittadini, curiosi, residenti e commercianti si dividono sulla «rivoluzione» di via Riva Reno. E a fronte del cittadino che stringe la mano al sindaco ringraziandolo per la «bella riqualificazione», dandogli una pacca sulla spalla («tieni duro perché sei uno tosto»), c’è pure chi in auto passa di lì e gli rifila un sonoro “pajaz”, cioè «pagliaccio» in bolognese. I residenti di lungo corso non nascondono dubbi sulla perdita dei parcheggi e sulla viabilità «che sarà più complicata», mentre per Pasquale, papà con figlia in carrozzina al seguito, «è un’opera inutile, ci sono altre priorità». Di tutt’altro avviso un gruppo di curiosi arrivati in mattinata per la presentazione ufficiale del canale scoperto: «È davvero un bel lavoro, questa zona così cambia in meglio». D’accordo anche Mauro, presidente provinciale di Anmic, Associazione nazionale mutilati ed invalidi civili, che ha la sede proprio in via Riva Reno: «Bene, si tratta di una progettazione senza barriere. Mi dispiace per i disagi, ma quanto fatto porterà a un bene superiore». I più scettici? Gli esercenti della zona, fiaccati da mesi di cantieri del tram matti e disperatissimi che temono sporcizia e graffiti. Salvatore, titolare del ristorante Michelemmà, guarda al dopo: «La preoccupazione è sulla manutenzione di quest’opera. E poi la sicurezza: non vorrei che ci trovassimo in una situazione di bivacco come in piazzdei Martiri…». Per quanto riguarda l’oggi, «il canale scoperto, sebbene sia diverso da come ce l’avevano presentato, sta comunque portando più gente in zona, e questo è un bene». Floriana, dell’omonimo negozio di fiori, ammette che il «lavoro non è male, ma ciò che conta è mantenerlo sempre così. Vedo già biciclette attaccate al parapetto e i monopattini che sfrecciano sui marciapiedi…». Per il resto la fioraia, come il collega ristoratore, ammette una certa preoccupazione per eventuali bivacchi, ma anche per i parcheggi persi: «Tutti speriamo che il tram ci ripaghi degli stalli perduti…». Cento metri più avanti c’è Simone, titolare dell’American Bar, che sui Navigli di via Riva Reno vede «luci e ombre», anche perché «l’intervento riguarda solo un pezzetto del canale a fronte comunque della perdita di tanti posti auto. A oggi vedo curiosità per l’intervento, ma non so se durerà. E, soprattutto, visti i tanti danni che abbiamo subito per i cantieri, vediamo se tutto questo ci porterà finalmente qualche vantaggio..». Ieri sera, comunque, alla festa di inaugurazione dei Navigli bolognesi, tra musica e live painting, la partecipazione dei cittadini è stata massiccia.
ros. carb., Il Resto del Carlino – 30 novembre 2025

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