Riva Reno, è tutto pronto “Il tram sembra eterno ma è un opera unica Domani il taglio del nastro per la riqualificazione del canale scoperto L’Ascom a Lepore: “Ora date ossigeno al commercio in sofferenza”
Alla vigilia dell’apertura ufficiale di via Riva Reno, che domani sarà «restituita alla città», come scrive Palazzo d’Accursio, l’atmosfera è d’attesa. Dopo la tradizionale accensione dell’albero natalizio in piazza del Nettuno alle 17, quest’anno proveniente dalle colline di Grizzana Morandi, la festa si sposterà nel quadrante riqualificato. Con l’inaugurazione, dalle 18, della nuova piazzetta pedonale nello spiazzo retrostante la Chiesa della Visitazione (angolo via Lame) con sedute e vista panoramica sul Reno. E soprattutto con il taglio del nastro del canale scoperto, che risorge al posto di un parcheggio e che è stato realizzato nell’ambito dei lavori del tram. «Non dobbiamo dimenticare che i cantieri della Linea rossa che sembrano eterni, sono partiti nel 2023, i cantieri della Linea verde ad aprile 2024. Siamo nel 2025 e stiamo realizzando quest’opera, che sarà pronta entro giugno 2026 – ha ribadito ieri l’assessore alla Mobilità Michele Campaniello, annunciando poi la riapertura di tutta via Indipendenza intorno al 20 dicembre – non ci sono altre opere pubbliche in Italia paragonabili a quello che stiamo realizzando».
La scaletta della serata in via Riva Reno, che proseguirà fino alle 23, trae ispirazione dai temi dell’acqua. Proprio l’opificio delle Acque sarà aperto dalle 10 alle 19, o ffrendo alle 17 una visita guidata gratuita condotta da Milena Naldi. A partecipare all’aperitivo in piazzetta anche le attività commerciali, che chiuderanno la cornice della notte bianca prolungando in alcuni casi gli orari di apertura. Ci sarà il bistrot Casa Nia, nella regia gastronomica dei preparativi, come la storica pizzeria Michelemma’, che accoglierà per un brindisi nel locale. «Ci siamo salvati dai cantieri grazie al nostro nome, alle sponsorizzazioni sui social e grazie ad una convenzione con un garage in zona, con cui abbiamo pagato di tasca nostra la prima ora di parcheggio ai clienti, per incoraggiarli a venire», spiega uno dei titolari – ma ora c’è bisogno di una svolta». Non parteciperà invece BarGò, che rimarrà chiuso come da orari o American Bar, aperto, ma che ha sempre denunciato le sofferenze economiche seguite ai lavori del tram. Proprio le fragilità degli esercenti ieri sono state sottolineate dal direttore di Ascom: «Avevamo chiesto fin dall’inizio più attenzione e più coinvolgimento, più ristori, nel *** l’ambito di una procedura che non mettesse in difficoltà i commercianti in certi cantieri come invece è avvenuto», ha spiegato Giancarlo Tonelli. Guardando poi al futuro: «Diventa molto importate ora capire come si ripartirà, quali saranno le condizioni della nuova mobilità pubblica e come quest’ultima si incrocerà col carico-scarico merci». Proprio l’osteria multiculturale Amole, in via Riva Reno, ha lamentato la creazione di nuovi parcheggi per lo scarico laddove aveva progettato per l’estate i dehors. «Speriamo li rimuovano». Sempre questa zona della città ieri è tornata al centro del dibattito politico, legato sia agli scontri di venerdì sera seguiti al match Virtus-Maccabi, che in previsione della prossima partita di Eurolega con la squadra israeliana, l’Hapoel Tel Aviv, il 12 dicembre: «Per fortuna non si gioca al Paladozza», ha detto il sindaco Matteo Lepore. Dichiarando poi chiusa la stagione delle polemiche con il ministro Piantedosi: «Io credo che le istituzioni debbano mostrarsi unite di fronte ai cittadini, dobbiamo ritrovare una comunità di intenti e lavorare insieme».
A. Arini, la Repubblica , 28 novembre 2025