Porrettana, un mese senza treni per i lavori

La stop nell’agosto 2026 annunciato alle associazioni dei pendolari, che chiedono garanzie sui bus sostitutivi e i tempi di trasporto

Le chiusure estive sulla ferrovia Porrettana non finiscono mail. A fare chiarezza sui programmi futuri delle aziende che operano sulla linea è stata una riunione del 20 novembre a cui hanno partecipato le associazioni e i comitati che aderiscono al Crufer, il comitato consultivo degli utenti ferroviari dell’Emilia-Romagna. Le notizie che emergono dall’incontro non sono buone: la Porrettana sarà interessata dalla chiusura totale della linea da Sasso Marconi a Porretta Terme dal 3 al 29 agosto 2026. L’interruzione sarà seguita da un periodo di rallentamenti che andrà dal 30 agosto al 13 settembre 2026, appena un paio di giorni prima dell’apertura delle scuole. La chiusura, da quanto fa sapere Rfi, sarà necessaria per posare nuovi binari a Silla e Carbona, rifare i marciapiedi a Marzabotto dove sarà installato anche l’ascensore di accesso ai binari e a ricostruire la pensilina a Sasso Marconi, dove il cantiere per il montaggio dell’ascensore, partito ad agosto del 2025, è tuttora in corso. In più, sono previsti anche rallentamenti tra Sasso e Casalecchio per tutta la durata dei lavori, così da permettere il risanamento dei binari in alcuni punti.

Nel tratto più prossimo alla città l’interruzione totale sarà limitata alle ore notturne. Il comitato ha presentato alcune proposte che dovrebbero servire a ridurre i disagi dei pendolari. «Lo scorso anno non fummo coinvolti – si legge in una nota diffusa dallo stesso comitato – e i pri mi giorni si trasformarono in un vero e proprio caos di ritardi e assenza di comunicazioni. Abbiamo proposto che siano introdotte due linee di bus: una diretta a Silla e Porretta, senza scali intermedi, per provare a ridurre i tempi di percorrenza per i viaggiatori più lontani e una linea dedicata alle fermate da Riola a Sasso Marconi». Tempi di percorrenza a parte, si teme anche per la riduzione dei posti e la scarsa cura dei servizi per i disabili. Un’altra possibile criticità riguarda i passeggeri, sempre più numerosi, che viaggiano muniti di bicicletta o monopattino elettrico. che faticherebbero a trovare spazi per i mezzi personali. Al termine dell’incontro sono stati affrontati anche alcuni temi generali, molto sentiti dai passeggeri. Tra questi, la sperimentazione delle body-cam in dotazione ai capitreno. «Volevamo capire – si legge ancora nella nota – se questo strumento sia stato utile per diminuire il numero delle aggressioni al personale e agli utenti. Ci siamo resi disponibili a studiare assieme tutte le iniziative utili a rendere più sereno e sicuro il trasporto ferroviario regionale».

Fabio Marchioni, Il Resto del Carlino – 23 novembre 2025

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