Dal carico-scarico delle merci al passaggio dei clienti, fino alla mobilità Tonelli (Ascom): «Coinvolte 1.500 attività». Confesercenti: «Investire sul Natale»
Le categorie chiedono attenzione e concertazione. Con la pedonalizzazione del primo tratto di via Indipendenza, cambia molto anche per negozi e attività. E se, da una parte, il clima è favorevole per la fine dei cantieri, dall’altra servirà gestire una situazione molto delicata. «La riapertura di via Indipendenza è un segnale positivo per le attività della strada e delle vie limitrofe – puntualizza Giancarlo Tonelli, direttore di Confcommercio Ascom -. Vanno subito eliminati sporcizia e degrado emersi durante i lavori: bisogna restituire da subito la strada nel migliore dei modi. La pedonalizzazione è sempre stata dentro al progetto del tram, non è una sorpresa, ma ora è necessario un piano di mobilità per tutte le strade adiacenti. È evidente che servirà gestire al meglio il carico-scarico delle merci e il passaggio dei residenti». RÈ un momento delicato, che va studiato bene – insiste Tonelli -: il Comune deve farlo coinvolgendo nella maniera più vera categorie e cittadini. Occorrono misure che rendano tutto questo non un problema, ma un’opportunità. Un altro passaggio delicato ci sarà quando il tram entrerà in funzione: ci sono 1.500 attività presenti in via Indipendenza e dintorni, che vengono coinvolte direttamente e indirettamente.
Tutti dobbiamo concorrere, senza provvedimenti calati dall’alto, a una riorganizzazione di un’area importante, che deve premiare le attività commerciali coinvolte». «La pedonalizzazione ci sarà, ma non scordiamoci che lì passerà il tram – prosegue Loreno Rossi, direttore di Confesercenti -. Qualcuno dice già che potrebbero esserci problemi di convivenza con i pedoni. Noi eravamo favorevoli a far diventare l’area pedonale tutti i giorni e non solo durante i T-Days, perché succede in tutte le città d’Europa quando arriva un nuovo mezzo di trasporto efficiente, come speriamo sarà il tram». «Poi c’è il tema delle luminarie di Natale – aggiunge Rossi -. II Comune e chi si occupa di turismo si devono impegnare di più. Oggi Bologna ha eventi che non sono in linea con Torino, Bari, Napoli o Roma. Speriamo che il progetto delle luminarie dedicate a Luca Carboni sia il prodromo di qualcosa di diverso, perché non si può lasciare il tema in capo al commercio: occorrono investimenti pubblici». Più sorpreso Claudio Pazzaglia, direttore di Cna: «Bisognerà aspettare l’entrata in funzione del tram, perché parlarne oggi fa solo pensare solo a proclami. Poi penso ai taxi, che dovranno fare il giro delle Sette Chiese per raggiungere l’area di sosta in piazza Re Enzo. In quel tratto è auspicabile un ragionamento diverso e che almeno passino i taxi. Prima di rendere tutto pedonale, bisognava pensare a tutti gli aspetti, non solo alle passeggiate dei turisti».
Francesco Moroni, Il Resto del Carlino – 23 novembre 2025