I numeri dell’associazione e la tavola rotonda con Prodi e Ross
Eubiosia, dal greco eu- (‘buono’) e bios (‘vita’), ossia un’esistenza serena e tranquilla, nel rispetto della dignità del malato terminale. Dal 1978, è il principio guida della Fondazione Ant. Ed è anche il nome del premio che, ogni anno, Ant consegna ai propri sostenitori. Nel 2025, sono state oltre 120 le realtà, tra aziende, enti del terzo settore e singoli donatori, che hanno ricevuto il riconoscimento e che, come spiega la presidente di Ant Raffaella Pannuti, attraverso il loro contributo, «hanno permesso di prendersi cura di 10mila individui affetti da tumore e di offrire gratuitamente 23mila visite di prevenzione».
Dal 1985 a oggi, la fondazione ha assistito più di 165mila pazienti oncologici: «Operiamo in 29 province, abbiamo costruito 2 hospice e disponiamo di quattro ambulatori mobili. Nonostante ciò, nel 2025, ci sono mancati i fondi per aiutare 330 utenti». La XVII edizione del Premio Eubiosia, intitolata L’energia delle persone, è stata aperta dall’intervento del vicepresidente dell’Emilia-Romagna Vincenzo Colla, che ha ribadito l’importanza di un «terzo settore capace di proporre modelli di assistenza e governance in grado di rispondere ai bisogni dei più fragili. Di fronte a uno scenario geopolitico così inedito, il sistema delle protezioni sociali e quello sanitario rischiano di sgretolarsi. Dobbiamo tornare a una logica di comunità, di sussidiarietà democratica».
L’evento è proseguito con la tavola rotonda tra l’ex premier Romano Prodi e il professore della Bbs Alec Ross. «Di solito, si pensa all’economia mondiale come una partita tra Stati Uniti e Cina, con l’Europa che fa da arbitro. Ma l’Ue deve staccarsi da questo ruolo e mettere in campo la propria squadra – ha detto Ross –. Bisogna trovare un punto di collegamento tra umanesimo e sviluppo tecnologico».
di Filippo Biondi, il Resto del Carlino, 21 novembre 2025
