La Guida Michelin 2026 premia Da Lucio e Cavallino. Bologna mantiene 6 stelle e Reggio ne perde una

L’Emilia-Romagna conserva il primo posto per Bib Gourmand

Restano sei le stelle nel cielo gastronomico di Bologna. Brillano anche nell’edizione 2026 della Guida Michelin le due del San Domenico di Imola e le singole, e comunque preziosissime, di Casa Mazzucchelli, Trattoria da Amerigo, I Portici e Ristorante Agostino Iacobucci.

Si aggiungono invece due stelle al firmamento emiliano-romagnolo. Da Lucio e Cavallino si aggiudicano un macaron a testa. Rimini e Modena (Maranello, per la precisione) aggiungono nuovo prestigio alla tavola di una regione che anche quest’anno ha ospitato la cerimonia della guida rossa, presentata da Giorgia Surina e con il sindaco Guerra e gli assessori regionali Mammi e Frisoni a fare gli onori di casa.

Cucina di mare, quella firmata dallo chef Jacopo Ticchi a Rimini, tradizionale ma votata al futuro, quella di Riccardo Forapani e Virginia Cattaneo al Cavallino, supervisionata da chef Massimo Bottura. «Quasi tutto il pesce (proveniente dall’Adriatico) viene frollato per farne evaporare l’acqua e concentrarne i sapori, diverse cotture sono alla griglia e a forno a legna – in aggiunta ai crudi. Il risultato è sorprendente e rimarchevole», si legge sulla guida alla pagina dedicata a Da Lucio. Mentre al Cavallino «oggi si esprime, attraverso l’opera del suo allievo Riccardo Forapani e di Virginia Cattaneo, la vena creativa di Massimo Bottura. La cucina regionale più ortodossa – immancabili i tortellini del Tortellante – viene quindi rappresentata anche con fini personalizzazioni, come per Mòdna, la torta Sacher in versione personalizzata alle amarene».

Perde invece la stella che aveva e che manteneva da 66 anni, cioè dal 1959, Arnaldo-Clinica Gastronomica di Rubiera (Reggio Emilia).

Altro riconoscimento arrivato in Emilia-Romagna quest’anno è la stella verde, che premia l’impegno verso una gastronomia sostenibile, conquistata da ca’ Matilde, di Quattro Castella (Reggio Emilia). A Bologna l’ha mantenuta Ahimè.

Nel Teatro Regio di Parma, illuminato di rosso, ieri sono stati celebrati i 341 ristoranti che possono fregiarsi di una stella, i 38 che vantano due stelle e i 15 che hanno ottenuto il massimo riconoscimento della Guida Michelin, giunta ora alla sua 71 esima edizione. Tra questi anche l’Osteria Francescana di Modena di chef Bottura.

Nei giorni scorsi, erano già stati resi noti i Bib Gourmand 2026: 33 in Emilia-Romagna (con due new entry: l’Enoteca San Nicola a Bobbio e Brisla Trattoria a Parma), 8 dei quali dislocati tra Bologna e provincia: Antica Trattoria La Grotta del 1918 e Nuova Roma a Sasso Marconi, L’800 ad Argelato, Locanda Pincelli a Molinella, Al Cambio, Trattoria di via Serra, Ahimè e Osteria Bartolini a Bologna. L’Emilia-Romagna guida la classifica delle regioni con più ristoranti Bib Gourmand a pari merito con il Piemonte.

di Francesca Blesio, Corriere di Bologna, 20 novembre 2025

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