Le proteste dei commercianti per le tariffe della sagra
II mercato straordinario degli ambulanti locali cacciato dalla Sagra di San Martino? «A quanto pare è proprio quello che è successo», risponde Pietro Cappellini, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, che su questa vicenda di cui si discute molto in questi giorni nella cittadina sul Reno, ha presentato una dettagliata interrogazione scritta al sindaco Matteo Ruggeri e a Claudio Baccolini, assessore al Commercio. «Nei giorni scorsi – rivela Cappellini – diversi ambulanti del nostro mercato si sono rivolti a noi per chiederci spiegazioni su un fatto increscioso e mai successo finora. La Proloco Casalecchio Insieme che organizza la Sagra di San Martino ha chiesto loro fino a 300 euro al giorno per poter aprire il proprio banco nelle piazze della Sagra. Cifra esagerata, rispetto ai 30-40 euro che di solito pagano per il mercato a Casa lecchio e che hanno corrisposto nelle passate edizioni della Sagra. Sorge spontanea una domanda. È questa la tutela del commercio locale che la stessa Sagra si era imposta sin dalle prime edizioni?». Insieme a questa, Cappellini nella sua lunga interrogazione ne pone delle altre. «Perché il Comune – comincia l’elenco di Cappellini – ha revocato l’area del mercato straordinario di San Martino? È stata autorizzata la tariffa a 300 euro al giorno? Sono state coinvolte le associazioni di categoria? È possibile che la Sagra di San Martino sia concessa sempre allo stesso soggetto e senza gara?».
Bocche cucite in via Dei Mille, in municipio. «Non c’è nulla che possa preoccupare l’amministrazione comunale – fa saper il portavoce del sindaco – è tutto regolare. È in corso un’istruttoria apposita e nei prossimi giorni risponderemo punto per punto». Parlano i commercianti. «È già da alcuni anni – afferma Barbara Bertù, presidente di Confcommercio Ascom a Casalecchio – che la Sagra di San Martino danneggia i negozi di vicinato del centro. Le bancarelle occupano tutti i parcheggi, i cantieri creano lunghe code di traffico e i nostri clienti scappano. Perché non spostare la sagra nella zona del municipio?». «Per la verità – aggiunge Elisa Filippini, presidente locale di Confesercenti – il Parco Rodari è già attrezzato per ospitare la Sagra. In ogni caso: perché questi aumenti nei posteggi per i banchi degli ambulanti? La Sagra è in crisi? E perché allungarla di quasi due settimane, invece che una? Perché non si dà priorità al commercio locale?». Giulio Pellegrino, presidente di We Love Casalecchio, spezza una lancia a favore degli ambulanti del territorio. «Valorizzare le nostre realtà – sottolinea – dovrebbe essere lo scopo della Sagra».
Nicodemo Mele, Il Resto del Carlino – 4 novembre 2025