II cantiere della Garisenda. II Comune ai commercianti: «Né ritardi, né allargamenti»

Incontro senza strappi tra l’amministrazione e le associazioni di categoria Aitini (Confesercenti) e Cocchini (Ascom): «Va rilanciato il turismo dell’area E servono sgravi fiscali». Il sindaco e Guidone ripropongono i prestiti agevolati

Un incontro senza strappi tra i rappresentanti dei negozianti interessati dal cantiere della Garisenda e il sindaco Matteo Lepore, l’assessora al Commercio Luisa Guidone e il titolare dei Lavori Pubblici Simone Borsari. Un summit «positivo e collaborativo», ha fatto subito sapere il Comune, fissato dopo la notizia della «torsione positiva» della Torre verso via Zamboni che, di fatto, rischia di non far finire in tempo i lavori vincolati ai fondi Pnrr, rischiando di far perdere al Comune i 5 milioni reperiti dal ministero (con conseguenti strali della sottosegretaria Lucia Borgonzoni). Una notizia che ha allarmato gli esercenti di via San Vitale e via Zamboni, vicini al cantierone della Torre, preoccupati che i tempi dei lavori si allungassero, chiedendo, anche per questo, un piano di aiuti. Da qui, il Comune ha voluto rassicurare Confesercenti e Confcommercio Ascom, ieri presenti alla riunione a Palazzo d’Accursio. L’amministrazione, con l’assessora Guidone, ha messo alcuni punti fermi. Intanto i tempi del cantiere che, ha confermato, «non si allungheranno. E si finirà nel 2028», come previsto. Scongiurato anche il timore di «allargamento del cantiere che rimarrà delimitato all’attuale area», nonostante l’arrivo dei mastodontici tralicci per sostenere la Garisenda. Guidone, poi, in risposta alle preoccupazioni degli operatori per la tenuta del tessuto commerciale, alla luce dell’impatto che il cantiere ha avuto sui flussi pedonali, turistici e studenteschi, nella zona della Torre, ha voluto chiarire: «Un impatto non omogeneo – ha detto – diverso da strada a strada e attività per attività». Sulla richiesta, invece, degli esercenti, da Confesercenti con Alberto Aitini ad Ascom con Antonio Cocchini, di ‘spingere’ di più sulla valorizzazione della zona universitaria, Guidone ha risposto positivamente: «Abbiamo apprezzato la volontà espressa dai commercianti di continuare a investire in quelle attività, per adattarsi alla nuova situazione, e abbiamo condiviso la disponibilità a ragionare insieme su come rilanciare e valorizzare il turismo in quell’area».

Per quanto riguarda le richieste di sostegni del Comune da parte della associazioni di categoria, così come successo con il cantiere del tram, con l’estensione di misure di defiscalizzazione (dalla Tari alla tassa di occupazione di suolo pubblico, l’ex Cosap), Guidone ha ammesso alcune criticità: «È una proposta che presenta una serie di limiti tecnici, che saranno tuttavia oggetto di approfondimento». Il sindaco, però, ha proposto di estendere «le misure che stiamo prevedendo per il ceto medio anche alle attività commerciali che operano in questa area». Il riferimento è al piano ‘Bologna ti sostiene’ che prevede prestiti agevolati ai cittadini da parte degli istituti di credito. Confesercenti e Ascom a fine riunione sono sulla stessa linea: bene le rassicurazioni sul cantiere, ma servono agevolazioni fiscali per sopportare la sofferenza di 5 anni di cantiere (dal 2023 al 2028). Alberto Aitini, dirigente di Confesercenti, ringrazia il Comune «per aver organizzato su nostra richiesta un incontro chiarificatore sul cantiere Garisenda», e si dice sollevato dalle dichiarazioni relative ai lavori. Rimangono, però, continua Aitini, «le forti difficoltà per gli esercenti della zona che devono resistere per almeno 5 anni al cantiere». Da qui, rilancia, «è necessario dare loro un aiuto economico concreto. E se da una parte apprezziamo l’impegno del Comune per i prestiti agevolati, dall’altra abbiamo ribadito l’importanza e la necessità che le attività dell’area del cantiere abbiano sgravi fiscali (Tari e occupazione suolo pubblico per i locali) e nuovi contributi sul modello di quelli previsti per i cantieri del tram». Stessa linea per Cocchini di Ascom: «Bene le rassicurazioni sul cantiere, ma, ribadisce, servono agevolazioni fiscali su Tari ed ex Cosap».

Rosalba Carbutti, Il Resto del Carlino – 17 ottobre 2025

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