L’associazione ha impugnato la delibera regionale del luglio 2025. A tutti gli altri gestori sono assegnati 4,25 euro. Pirazzoli: «Disparità evidenti»
Le associazioni aderenti ad Anaste (Associazione nazionale strutture territoriali) hanno depositato il ricorso al Tar dell’Emilia-Romagna – con l’intervento di Anaste regionale – contro la delibera regionale del 7 luglio2025. Delibera il cui oggetto riguarda ‘l’adeguamento della remunerazione dei servizi sociosanitari accreditati’. Nella tabella con le tariffe contenuta nella nuova delibera si legge che, per le Case di residenza per anziani (Cra), a tutti i gestori viene dato un aumento di 4,25 al giorno per ospite, mentre ai gestori che applicano il contratto Anaste solo 3 euro. La delibera regionale 1111 «non è piaciuta ad Anaste», spiega Gianluigi Pirazzoli, presidente di Anaste Emilia-Romagna. Viene assegnata infatti una quota Frna (la quota per l’assistenza in struttura a carico del Fondo regionale per la non autosufficienza) di 3 euro ad Anaste, mentre a tutti gli altri enti gestori – pubblici e privati – viene assegnata una quota di 4,25 euro. «Già da tempo noi avevamo fatto presente un problema di sostenibilità – spiega Pirazzoli –, un problema che, naturalmente, riguarda tutte le strutture, in generale, certo non solo Anaste. Le strutture hanno bisogno di sostenibilità e da tanto ormai chiediamo che ci vengano incontro considerando gli aumenti notevoli in ogni settore: inflazione, costo del lavoro, costo della vita, e così via).
Ma «il frutto di queste richieste – prosegue Pirazzoli – si è manifestato nella delibera della Regione che in teoria doveva appunto andare nella direzione della sostenibilità. Ed è quello che fa, seppure in maniera esigua. Peccato però che la delibera crei situazioni di disparità fra Anaste e tutti i restanti gestori riguardo la nuova tariffa per le strutture accreditate con la Regione». Ed è per questo motivo che l’assemblea degli associati di Anaste ha deciso all’unanimità di impugnare la delibera «in quanto riteniamo danneggi la nostra associazione», tiene il punto Pirazzoli. Ora, «aspettiamo che la giustizia faccia il suo corso. Il primo passaggio adesso deve essere intanto l’ammissibilità del ricorso». Il ricorso al Tar è stato presentato tramite gli avvocati Andrea Trotta, Guglielmo Aldo Giuffrè Sandulli e Paolo Amato. Anaste rappresenta oltre 40 strutture residenziali per la terza età operanti in regione.
Chiara Gabrielli, Il Resto del Carlino – 8 ottobre 2025