Tram, lavori a fisarmonica Settimane di passione

II calendario in San Felice II programma di ottobre: strada off limits da via de’ Coltellini fino a Marconi. A novembre ok alle auto tra Riva Reno e via dell’Abbadia, tornano i parcheggi

Il Comune l’ha definito un cantiere «a fisarmonica», almeno per il mese di ottobre. E in effetti l’epiteto rende bene l’idea, con lavori pronti a estendersi e a ritirarsi, mentre i residenti sperano che la sinfonia sia più gradevole di quella ascoltata nell’ultimo anno. I connotati di via San Felice stanno cambiando per sempre e il programma del prossimo mese è serrato: da metà ottobre ai primi di novembre la strada sarà praticamente off limits, da via della Grada fino a via Marconi. I cantieri scaleranno piano piano per consentire comunque l’accesso dei residenti, il carico-scarico e le operazioni propedeutiche alla nascita del tram. Ma le auto, in sostanza, per qualche settimana si vedranno pochissimo. Ieri c’è stato un altro («l’ennesimo», secondo qualcuno) incontro tra l’amministrazione, le associazioni di categoria (Confcommercio Ascom e Confesercenti) e i commercianti della zona: da venerdì 3 ottobre il cantiere si insedierà nel tratto compreso tra via de’ Coltellini e via Marconi, lasciando percorribile il segmento precedente, quello tra via dell’Abbadia e Coltellini. «In quest’area saranno predisposti spazi di sosta, posteggi per carico-scarico merci e la possibilità di invertire il senso di marcia», spiegano dal Comune. Per garantire il deflusso del traffico, sempre secondo Palazzo d’Accursio, via dell’Abbadia sarà resa temporaneamente a doppio senso, così da poter raggiungere via delle Lame attraverso vicolo Otto Colonne. 11 tratto tra vCampaniello, assessore alla Mobilità

Il primo ottobre, tra via de’ Coltellini e via Marconi, verranno semplicemente rimossi gli stalli per la sosta e preparata l’area dei lavori. Poi dal 3 questo punto diventerà cantiere a tutti gli effetti, fino a quando, il 10 del mese, il cantiere da via dell’Abbadia a via della Grada verrà progressivamente smantellato: l’area liberata sarà utilizzata per il carico-scarico e recupereremo un po’ di sosta in quel lato. Contestualmente, il cantiere che era fino via de’ Coltellini si estenderà fino a via dell’Abbadia. E a novembre riapriremo tutto il primo tratto, cioè da via della Grada a via dell’Abbadia. Tutto questo ci consentirà di finire prima». Oggi, intanto, è prevista la ‘famosa’ prova su strada con Tper per vedere se lasciar tornare i bus in via San Felice. Un mezzo sarà impiegato per compiere la manovra di svolta a sinistra in via Riva di Reno e valutare la possibilità di ripristinare il servizio. È quello che si augurano i commercianti, a partire da Renato Nucci, presidente della Circoscrizione Cittadina Ascom Porto-Saragozza e del Comitato Palasport: «I parcheggi sono spariti da tempo e la cartellonistica è a dir poco insufficiente. La situazione è critica: poter contare almeno su un autobus sarebbe auspicabile».

Francesco Moroni, Il Resto del Carlino – 25 settembre 2025

I cantieri e la nuova viabilità Odissea sui viali paralizzati «Un’ora dallo stadio a Sant’Isaia»
Dopo i ritocchi in zona San Felice, disagi e pioggia di segnalazioni degli automobilisti in tilt
Social invasi dalle lamentele dei cittadini: «Forse qualcuno ha regolato male i semafori?»

Se il buongiorno si vede dal mattino, nel cielo sopra Bologna si stagliano nuvoloni nerissimi. Altro valzer dei cantieri, altra giornata infernale per i bolognesi alla guida: traffico completamente paralizzato, ieri, da Porta San Felice fino a Porta Saragozza e poi oltre. Ma anche in via Andrea Costa, in via Irma Bandiera, in via Montefiorino e in tutto il dedalo di strade che si intreccia in zona stadio. Colpa, secondo gli automobilisti, della nuova viabilità portata dai cantieri della linea rossa, che da martedì si sono spostati nell’area tra la porta e via San Felice deviando il traffico esternamente al Cassero. E così le code e gli imbottigliamenti non si sono fatti attendere neppure il secondo giorno, tra chi da viale Vicini è rimasto incanalato dietro alle auto dirette su via Saffi (che attraversano, di fatto, il flusso di mezzi nell’altro senso) e chi si è ritrovato nella corsia ormai destinata esclusivamente all’immissione su via San Felice, dando vita a manovra particolari e complicate. Il cartello giallo, enorme e ben evidente sistemare dall’amministrazione non ha scongiurato l’intoppo. Insomma: il caos. Tantissime le segnalazioni di lettori arrivate direttamente al Carlino. Tantissimi i post e i messaggi lasciati sui social dai bolognesi, a partire dal gruppo ‘Sei di Saragozza se’ su Facebook:
«Tutta Andrea Costa bloccata e in colonna – scrive un utente –. Per caso hanno sbagliato a regolare la tempistica del semaforo?». «Un’ora in bus dallo stadio a Porta Sant’Isaia», aggiunge un altro. E ancora: «Ho impiegato 25 minuti per percorrere le vie Montefiorino e Irma Bandiera». Ma la paralisi, complice anche il salone della ceramica Cersaie in Fiera, ha influenzato praticamente tutti i viali di circonvallazione e a cascata il centro e il resto della città. Almeno un’ora per attraversare Bologna da parte a parte, ieri mattina, nei momenti ‘più caldi’. Dal Comune spiegano come siano ancora in corso diverse riunioni degli uffici tecnici per studiare la situazione e capire se e come operare correttivi alla viabilità, annunciando dettagli nei prossimi giorni. «Tutti gli interventi che impattano sulla viabilità hanno bisogno di qualche giorno di assestamento: lo abbiamo visto dappertutto – sottolineano da Palazzo d’Accursio –. Proseguono le riunioni e si sta valutando anche di rivedere un pezzo di cantiere per creare una terza corsia di innesto sui viali». Tradotto: il tiro sarà aggiustato e qualche accorgimento arriverà. «A 24 ore dalla modifica dell’area di cantiere è programmato un potenziamento della segnaletica orizzontale e verticale per informare la cittadinanza sull’assetto definitivo della viabilità lungo i viali», si legge nel frattempo in una nota. Ma traffico e cantieri sembrano ballare un lento che va avanti da mesi e mesi e che, puntualmente, nei momenti di novità
riemerge vomitando in strada disagi e borbottii. Ieri per tutto il giorno il quadro è rimasto drammatico, specialmente nelle ore di punta, con strombazzate continue di clacson e un serpentone quasi infinito. I bolognesi devono sicuramente prendere mano con la nuova viabilità – che, va ricordato, rimarrà la stessa anche a opera conclusa e con il tram in funzione – e l’auspicio è quello di arrivare ad acquisire dimestichezza e comportarsi di conseguenza, come già visto in altri snodi critici (su tutti, in Corticella e in zona Fiera). Nella speranza che, con la linea rossa in funzione, giornate come quella di ieri possano diventare soltanto un lontano incubo.

Francesco Moroni, Il Resto del Carlino – 25 settembre 2025

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