Le ordinanze della Prefettura saranno attive fino a metà marzo e metà gennaio. L’assessore Madrid: «Vigileremo sull’utilità di questi strumenti assieme ai cittadini»
Piazza XX Settembre resterà ‘zona rossa’ fino al 15 gennaio; la Bolognina fino al 15 marzo. Lo ha disposto il prefetto Enrico Ricci, rinnovando il dispositivo in scadenza ieri. Dopo le polemiche, concentrate sull’efficacia di un provvedimento ‘emergenziale’ per combattere spaccio e degrado, Palazzo Caprara ha adottato una nuova ordinanza che di fatto conferma i controlli e le attività già in essere in queste aree critiche. La Prefettura spiega come sia «stata disposta la rimodulazione del divieto di stazionare in alcune aree cittadine ai soggetti che ne impediscono l’accessibilità e la fruizione in sicurezza attraverso comportamenti incompatibili con la vocazione e l’ordinaria destinazione delle stesse». Sarà considerato responsabile di questi comportamenti chi è già stato denunciato per spaccio, reati contro la persona e danneggiamento di beni nelle zone in questione e, «trovandosi nelle medesime aree, assuma atteggiamenti aggressivi, minacciosi o insistentemente molesti, determinando ostacoli alla libera e piena fruibilità da parte dei cittadini, ingenerando una percezione di pericolo e di insicurezza».
Le strade interessate dalla nuova ordinanza sono piazza XX Settembre, il parco della Montagnola, la scalinata del Pincio; via Galliera (lato piazza XX Settembre), via Milazzo, i giardini Fava, l’area davanti all’autostazione, galleria 2 Agosto, via Boldrini, via Gramsci, via Amendola e piazza Medaglie d’oro; in Bolognina, le vie alle spalle della stazione e ricomprese tra via de’ Carracci, via Fioravanti, via Matteotti, via Ferrarese, via Bolognese, via dell’Arca, le corti degli immobili Acer, piazza dell’Unità, via Zampieri, via Tibaldi e via Tiarini. Rispetto alle precedenti ordinanze, la Prefettura nel nuovo provvedimento non fa riferimento a viale Pietramellara e a piazza dei Martiri. La proroga delle zone rosse rientra nelle proposte avanzate dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per rispondere alla richiesta di sicurezza. Un ‘capitolo’ che però non convince del tutto il Comune, che ha promosso le altre idee avanzate per la Bolognina dal Viminale. Come l’incremento degli organici della Locale e l’istituzione di un nuovo posto di polizia nel quartiere, su cui si è trovata la quadra. Si pensa a un ufficio distaccato del commissariato Bolognina Pontevecchio, con 15 agenti, che possa produrre almeno una pattuglia appiedata. Intanto, i sindacati dei carabinieri avrebbero avviato interlocuzioni con i vertici per un incremento degli organici delle stazioni cittadine.
«L’ordinanza della Prefettura raccoglie le nostre sollecitazioni e ci auguriamo apra una nuova fase – puntualizza Matilde Madrid, assessora alla Sicurezza -. Vigileremo sull’attuazione e, nell’attesa che nel 2026 arrivi il rafforzamento promesso alla Questura, dal 1° ottobre saranno operativi i primi 50 dei 100 nuovi agenti della Locale, che in Bolognina passano da 30 a 60». Soddisfatto il direttore di Ascom, Giancarlo Tonelli: «La conferma delle zone rosse rappresenta un segnale positivo verso le richieste dei commercianti». L’europarlamentare Stefano Cavedagna (Fdl) sferza la Giunta: «Bene la proroga delle zone rosse, soprattutto di fronte all’assenza di alternative credibili da parte di Lepore». Bordate sul tema, ieri, in Consiglio comunale: se la Lega aveva parlato di «collasso la coerenza della maggioranza, che da una parte dice che le zone rosse sono inutili e dall’altra chiede vengano prorogate», il Pd ha attaccato in massa l’opposizione, con la capogruppo Giorgia De Giacomi che ha parlato di «lotta tra bande di Fdl» piuttosto che della volontà di accogliere l’intesa tra Lepore e Piantedosi.
f.m. e n.t., Il Resto del Carlino – 16 settembre 2025