Ageop, ‘Sono cavoli miei’. «II trapianto di microbiota ha curato undici bambini»

Dal 20 settembre, una serie di iniziative per un’alimentazione corretta e portatrice di benefici. Escursioni solidali, cene e incontri, occasioni anche per raccogliere fondi per il Sant’Orsola

Il più piccolo ha tre anni e otto mesi. Come lui, altri dieci bambini, pazienti oncologici, hanno ricevuto il trapianto di microbiota intestinale al policlinico Sant’Orsola. E per loro la cura ha funzionato. A raccontarlo è Riccardo Masetti, medico oncoematologo pediatra del policlinico, durante la presentazione della campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi ‘Sono cavoli miei’, ideata da Ageop. Un’iniziativa destinata alla ricerca, che l’associazione sostiene da dieci anni con un investimento di 100mi1a euro. RII nome vuole richiamare l’interesse comune – spiega Francesca Testoni, direttrice generale di Ageop -. ‘Sono cavoli’ di ognuno di noi». La campagna, infatti, contribuisce alla diffusione della consapevolezza che un microbiota intestinale sano si preserva attraverso corretti comportamenti alimentari: il cavolo è infatti un alimento sano e ricco di sostanze utili all’organismo. Per tutta la durata della campagna sono previste numerose iniziative: sabato 20 settembre in programma un’escursione solidale nella Laguna di Venezia, in collaborazione con Ap/Studio Viaggi con partenza da Bologna e Imola, che porterà i partecipanti alla scoperta delle isole di San Francesco del Deserto, Burano e Murano. L’8 ottobre appuntamento con la ‘Cena del cavolo’ alla Cantina Bentivoglio (via Mascarella, 4/b), con un menù dedicato alla campagna, che vedrà protagonista lo Chef Giorgione, autore di un piatto speciale. La serata è anche un’occasione per ascoltare i contributi di medici e ricercatori e un reading poetico di Guido Catalano (prenotazioni su dona.ageop.org/cenadelcavolo). 1118 ottobre alla Fondazione Golinelli, si tiene l’iniziativa «Tutti i gusti più uno: una giornata sull’alimentazione«, incontro dedicato al tema dell’alimentazione, momento di approfondimento e laboratori per sensibilizzare su uno stile di vita sano.

«Nel mondo associativo, diversi amici hanno saputo valorizzare il cavolo come simbolo culturale e veicolo di consapevolezza sui benefici per la salute – spiega Giancarlo Tonelli, direttore generale di Confcommercio Ascom Bologna, che sostiene l’iniziativa – La consapevolezza dei consumatori cresce ogni giorno: aumenta la richiesta di alimenti un tempo difficili da trovare, come prodotti senza lattosio o senza glutine. Tuttavia – conclude Tonelli -, i cibi salutari spesso costano ancora troppo». Si può sostenere la campagna su ageop.org/sonocavolimiei/

Amalia Apicella, Il resto del Carlino – 13 settembre 2025

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