Cantiere via Corticella. I commercianti: «Ingabbiati tra i lavori del tram. Così rischiamo di chiudere»

Oggi parte il cantiere, timori tra i negozianti: «Manca la programmazione. E crescono i problemi». Un isolamento già denunciato da Ascom e che preoccupa, e non poco, i commercianti di via di Corticella

«Mentre i lavori della tramvia vanno avanti, i vostri commercianti restano aperti». Così recita un cartello affisso di fianco ai cantieri della linea Verde in via di Corticella, dove oggi cominceranno i lavori per l’allargamento del ponte ferroviario. Beh, non esattamente. Perché passeggiando per la lunga arteria che parte da Piazza dell’Unità e arriva fino a Croce Coperta, oltre alle transenne, ai cartelli di viabilità modificata e a qualche trapano e casco lasciati per terra, ciò che cattura subito l’attenzione sono le serrande chiuse dei negozi e i pochi clienti in quelli aperti. E chi lavora in questa zona è costretto quotidianamente a fare i conti con una dura realtà, ossia la sensazione di essere stati abbandonati, tagliati fuori. Un isolamento già denunciato da Ascom e che preoccupa, e non poco, i commercianti di via di Corticella. C’è chi ha dovuto chiedere al Comune un proprio corridoio di accesso per evitare di scomparire dietro ai cantieri e chi non sa ancora se avrà a disposizione il suo parcheggio privato.

«Di fronte alla mia attività i lavori del tram sono iniziati a luglio – ci dice Francesca Vannucchi, proprietaria dell’edicola Aldini da oltre trent’anni -. Ho dovuto salutare parecchi clienti e un’ulteriore chiusura mi spaventa molto. Già l’edicola fa fatica a soprawivere in condizioni normali, se poi la si ingabbia dentro un cantiere la situazione non fa che peggiorare». Disagi simili li racconta Olena Sikorska, capo negozio di Ottica Astravision: «Fino a ottobre il negozio era in crescita, poi da quando sono cominciati i lavori per la linea Verde e l’uscita sei della tangenziale è stata chiusa abbiamo perso molti clienti e partner. Se prima le persone venivano apposta per i nostri prodotti, ora preferiscono trovarsi un ottico nelle loro vicinanze piuttosto che andare in un negozio difficile da raggiungere e rischiare di rimanere imbottigliate nel traffico. Abbiamo addirittura pensato di chiudere».

Anche Francesco Perri e Cristian Orfei, in ordine titolare e meccanico del distributore di benzina di via di Corticella, si fanno portavoce del diffuso clima di insoddisfazione: «lo, ad esempio, non so da dove far passare il camion : «Perdiamo clienti e chi non ha le spalle larghe tirerà giù la serranda» l’approvvigionamento del carburante perché l’unica strada accessibile rimane via de Giovanni, che però è alquanto stretta. E se ci saranno macchine parcheggiate all’inizio della carreggiata il bilico non riesce neanche a curvare. Imparerò come organizzarmi a cantiere allestito dato che a oggi il Comune non si è fatto sentire. Informare le persone mi sembra il minimo. Già la Bolognina è un quartiere un po’ problematico, se poi si aggiungono pure i cantieri, chi non ha le spalle larghe chiude».

Scarsa programmazione è la parola chiave per Darko Jeremic, che gestisce il negozio di videogiochi Time Out: «Sembra che i cantieri vengano aperti all’improvviso, senza alcuna pianificazione e senza che qualcuno dall’alto ne comunichi in anticipo l’inizio. Spesso apprendiamo delle chiusure dai giornali. II Comune ci ha promesso degli incontri prima dell’avvio dei lavori, ma nessuno si è ancora fatto sentire». Ricadute economiche sulle attività commerciali, ma senza dimenticare i disagi causati dalle continue modifiche alla viabilità urbana. «Ogni volta che prendo la macchina devo studiarmi prima il percorso, poiché tutti giorni vengono chiuse strade diverse e cambiati i sensi di marcia – ci confessa la residente Rosaria Russo -. Mi auguro che il sacrificio che si sta facendo porti a un effettivo miglioramento della città». Positivo invece Carmine Tagliamonte, anche lui residente della zona: «Il tram sarà un’opera che garantirà numerose comodità, soprattutto in termini di puntualità, quindi un minimo di sacrificio è inevitabile».

Vista la situazione, Roberto Occhi, del circolo Arci Caserme Rosse, spiega «di aver organizzato una serie di incontri per spiegare alla cittadinanza il progetto tram, ma purtroppo abbiamo riscontrato poca partecipazione. Aprire più cantieri in contemporanea è un’incognita, ma bisogna capire che ci sono interventi necessari. Le critiche sono giuste ma devono essere costruttive, non fatte solo per il gusto di lamentarsi».

Filippo Biondi, Il Resto del Carlino -8 settembre 2025

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