L’appello di Confcommercio Ascom e Federalberghi: «Misure a lungo termine per ottenere sicurezza»
Situazioni di degrado, spaccio e microcriminalità sono all’ordine del giorno, sotto le Due Torrri. Superando, il più delle volte, il confine con la criminalità in alcune aree della città. A sottolinearlo sono le imprese associate a Confcommercio Ascom e Federalberghi, che quotidianamente documentano e segnalano gli scenari di bivacco e delinquenza che si concretizzano fuori dagli ingressi delle loro attività o sull’uscio dei loro negozi. E proprio per questo, avanzano insieme una richiesta, che viene ribadita a grande voce, e cioè «la proroga delle ordinanze relative alle Zone rosse». Per le due associazioni e le loro realtà, l’obiettivo è quello di «proseguire la attività di controllo e dare un segnale chiaro e inequivoca bile di presidio del territorio». Alla luce di quanto documentato da negozianti e albergatori «in questi particolari contesti» è necessario «garantire la sicurezza urbana, la fruibilità degli spazi pubblici e l’esercizio delle attività economiche». Per farlo, «è opportuno mantenere alta l’attenzione delle istituzioni, anche attraverso dispositivi di presidio del territorio che consentano il controllo e l’allontanamento dei soggetti pericolosi», spiegano Confcommercio e Federalberghi, secondo cui «queste misure devono costituire uno strumento ulteriore rispetto alle attività di sicurezza urbana normalmente svolte, che a loro volta richiederebbero un rafforzamento date le situazioni emergenziali in atto».
Le ordinanze «devono essere dispiegate per un arco temporale sufficientemente lungo per poter davvero rappresentare un argine efficace di deterrenza e repressione nei confronti di fenomeni oramai divenuti endemici in diverse zone di Bologna – continuano le due associazioni di categoria -. Per queste ragioni, auspichiamo una proroga delle ordinanze relative alle Zone rosse». Una richiesta, questa, che fa da spalla a quella avanzata dai residenti e commercianti della Bolognina, che vorrebbero tutelare il loro territorio con la stessa misura. Lo hanno anche ribadito durante un recente incontro, mercoledì sera, direttamente all’assessora alla Sicurezza Urbana Matilde Madrid e alla presidente del quartiere Navi le Federica Mazzoni. Comune e Quartiere, infatti, hanno incontrato la comunità del cuore pulsante della zona, raccogliendo le loro istanze.
Mariateresa Mastromarino, Il Resto del Carlino – 6 settembre 2025
Tonelli (Ascom): «Le zone rosse devono continuare. ‘Porte aperte’, noi ci siamo» Trombetti (Federalberghi): «Situazione peggiorata, il controllo sia costante»
Negozianti e albergatori «Basta polemiche politiche Serve un patto bipartisan
Commercianti e albergatori chiedono «a gran voce» di rinnovare la ‘zona rossa’ in Bolognina. Ma soprattutto che «la politica metta da parte le polemiche» per stringersi attorno a «un grande patto» condiviso. «In queste ultime settime abbiamo visto un intensificarsi dello scontro politico sulla sicurezza – puntualizza Giancarlo Tonelli, direttore di Confcommercio Ascom -: noi crediamo, invece, che per ottenere un risultato forte sia importante un patto bipartisan per quanto riguarda la politica. E che coinvolga anche gli operatori e soprattutto rispetti il lavoro che mettono in campo da anni». Le prossime settimane dovrebbero saranno decisive sul tema sicurezza, dal possibile rinnovo della zona rossa a un accordo a 360 gradi che tenga assieme anche altri aspetti: «In queste settimane si dovrebbe definire il nuovo patto per sicurezza di Bologna – insiste Tonelli -. Ecco, se sarà sottoscritto, deve condividere le modalità più forti possibili di intervento, con il coordinamento di tutti e il proseguimento di alcune iniziative che hanno dato risultati positivi. E, in questo contesto, noi auspichiamo una proroga delle zone rosse».
Da Ascom ricordano anche il progetto ‘Porte aperte’ messo in campo dai commercianti da oltre un anno, cioè la possibilità – per chi si trovasse in situazioni di pericolo o di disagio – di poter entrare dentro le attività in cerca di aiuto e riparo. «Noi siamo disponibili a continuare questo lavoro di presidio, ma c’è bisogno di non dividersi e soprattutto di lavorare insieme con la forza politica per farlo», prosegue Tonelli, che ricorda anche il lavoro fatto da Ascom in piazza XX Settembre, su cui è stato appena pubblicato un nuovo bando triennale, che da Confcommercio guardano con «grande attenzione». Anche Giovanni Trombetti, presidente di Federalberghi, ricorda l’importanza e l’efficacia di ‘Porte aperte’ (campagna a cui anche gli albergatori hanno aderito) e aggiunge: «Molti alberghi, ubicati specialmente in centro e vicino alla stazione, chiedono il mantenimento della zona rossa – racconta Trombetti -. Ma è importante, soprattutto, la creazione di un grande patto per la legalità, dove tutti gli enti sono chiamati a collaborare facendo la propria parte. Se la zona rossa non ha dato tutti i risultati che ci si aspettava, penso sia perché vada applicata di più: il presidio sia costante». «La situazione nel corso degli anni è peggiorata – conclude Trombetti -: degrado e insicurezza sono passati da fenomeni soltanto percepiti a fatti di cronaca e violenze sotto gli occhi di tutti. Questi problemi non sono nati con l’elezione a sindaco di Matteo Lepore: resto convinto che fra un anno un anno mezzo i cantiere finiranno e la città sarà cambiata, ma se non interveniamo ora, la malavita continuerà ad allargarsi. Il nostro è un appello a tutto tondo: nessuno alzi bandiera bianca».
F. Moroni, Il Resto del Carlino – 7 settembre 2025