Da domani migliorerà anche la circolazione. Ma restano i disagi in città Zanni (Confabitare): «Un piano speciale per chi vive intrappolato tra i lavori»
Se per la linea Verde è tempo di preoccupazioni, per la linea Rossa, invece, arrivano importanti ’correttivi’ alla viabilità. In attesa del ritorno del bus nella zona dei cantieri, da domani i lavori tra Riva Reno, San Felice e via della Grada sarà interessato da alcuni cambiamenti destinati a migliorare la circolazione e l’accessibilità nella zona. La principale novità – come già annunciato – è la realizzazione di 27 nuovi stalli sosta lungo la corsia destra di via Riva di Reno, che verrà riaperta e continuerà a garantire l’accesso alla rotonda di piazza Azzarita provenendo da San Felice. Contestualmente, per consenti re la posa della curva San Felice-Riva di Reno la corsia sinistra diventerà strada a fondo cieco, con accesso consentito esclusivamente dalla rotatoria. Un primo sospiro di sollievo che arriva in seguito all’incontro della scorsa settimana tra l’amministrazione con gli assessori Michele Campaniello (Nuova Mobilità) e Luisa Guidone (Commercio) e i commercianti, stremati dai tanti intoppi in zona (più volte è ’saltata’ la luce, in altre occasioni è andata via l’acqua, senza contare il problema del colonnato pericolante al civico 55) che hanno portato il ritardo di un mesetto del cantiere.
La situazione dei cantieri, in generale, però, resta critica. Senza contare che a breve (fine settembre) partirà anche l’intervento dell’ex Veneta in via Larga, altra arteria importante, finora non toccata dai lavori. Da qui, Confabitare con il suo presidente Alberto Zanni, ha deciso di prendere carta e penna e scrivere al sindaco Matteo Lepore per chiedere un piano speciale per chi vive sotto scacco dei cantieri. «I disagi non sono solo per i commercianti, ma anche per migliaia di residenti e proprietari immobiliari. Rumori, difficoltà di parcheggio, impossibilità di raggiungere agevolmente le abitazioni, barriere per anziani e famiglie. Una quotidianità complicata che non riguarda solo le attività economiche, ma la vita stessa nei quartieri», dice il presidente di Confabitare. Per questo Zanni ha chiesto a Lepore misure immediate e concrete, come contributi e agevolazioni fiscali su Imu e Tari, fondi di garanzia e sgravi a favore dei residenti e dei proprietari che subiscono i cantieri senza alcun riconoscimento. «Gli interventi in via San Felice, via Riva Reno, via San Donato, via Indipendenza, via Corticella e in via Larga, così come la chiusura del Pontelungo fino al 2026 – sottolinea il presidente di Confabitare – stanno avendo un impatto diretto sulle famiglie che vivono e lavorano in queste zone. Si tratta di un disagio economico e sociale che non può più essere ignorato. Ed è inaccettabile che i residenti e i proprietari non siano inclusi nei tavoli decisionali».
ros. carb., Il Resto del Carlino – 3 settembre 2025
Tonelli (Ascom): «Sos perdite del 30%». Aitini (Confesercenti): «Va prorogato il bando dei ristori»