Tanti messaggi sui social per ricordarlo, soprattutto da parte degli ex alunni delle scuole Scandellara. «Rosetta con mortadella inarrivabile». «D’obbligo il suo panino prima di andare in piscina allo Spiraglio»
«Era il volto della merenda quando si andava alle Scandellara e il panino arabo con salame che si prendeva d’estate prima di andare in Piscina allo Spiraglio». Ecco uno dei tanti commenti, arrivati immediati ieri su Facebook, alla notizia della scomparsa di Daniele Dall’Olio, titolare dell’omonima trattoria di via Scandellara 13, con il fratello minore Dario, come lo tratteggiava. Lo scriveva Francesco, che poi, anche da grande, aveva continuato ad andar lì a prendere un caffè servito da Daniele «quando avevo voglia di malinconia e di ricordi». Davide invece scrive: «Nel 1980 ero in prima elementare alle Scandellara e un giovane Daniele baffuto portava la colazione alle nostre maestre ed era il mio riferimento nelle giornate in cui non avevo portato la merenda da casa».
La Trattoria Dall’Olio è uno di quei posti mitici appena fuori Bologna centro, in una di quelle zone particolari che stanno tra periferia, campagna, urbe. In principio, era il 1946, fu un negozio di alimentari, quando Italo Dall’Olio, il padre, decise di aprirlo, poi per intuizione della mamma Anna Maria, mancata un anno fa a 90 anni, divenne nel 1956 anche luogo di ristorazione.
Tradizione, schiettezza, pochi posti, menu breve e intensamente bolognese (il venerdì si cucina il baccalà), alle pareti i calendari sexy, un posto del cuore per tanti, una clientela davvero mista e felice tra cui pure Lo Stato Sociale, che qualche anno fa lo mise tra le destinazioni imperdibili del gruppo. Daniele, fratello più grande che già dieci anni dopo l’apertura lavorava coi genitori, è mancato ieri e da oggi mancherà a tantissimi. I suoi cari, chiamandolo con tutti i soprannomi con cui era conosciuto – Lele, Olly, Zio o semplicemente Papi – lo ricordano in un post pieno di cifre: «Sono state 14.500 rosette alla mortadella, 1.460 tagli nelle mani per disossare i prosciutti, 3.600 volte: «Buon Proseguimento!!!!!, 800, perché a quel gioco era il migliore, tre generazioni di ragazzi che ha «cresciuto» alle scuole Scandellara, guadagnandosi «il titolo di grande dispensatore », un cuore gigantesco che ha sempre messo al servizio degli altri e che ha condiviso con tutte le persone che
hanno avuto la fortuna di conoscerlo». E poi: «Daniele, che ha preso in mano il timone della «bottega» da papà Italo e mamma Anna Maria e l’ha reso un luogo speciale dove sentirsi a casa. La sua casa». L’ultimo saluto dei tantissimi che non lo dimenticheranno mai sarà domani, 2 agosto, alle 11 presso la chiesa Cattolica Parrocchiale di Santa Rita, in via Massarenti 418.
Benedetta Cucci, Il Resto del Carlino – 1 agosto 2025