«Bologna promuove bene il suo pro dolo Ma scippi e degrado sono un problema»
Giovanni Trombetti, da neo presidente di Federalberghi Bologna, come giudica l’andamento del settore in città? Tutti dati positivi anche per voi albergatori? «
Nei primi due mesi del 2025 abbiamo un po’ faticato, segnando un 1-2% di calo; mentre gli altri quattro mesi, sono andati molto bene, soprattutto maggio, per effetto di diversi eventi, congressi e fiere. Per quanto riguarda luglio e agosto, abbiamo segnali leggermente in calo, attorno a – 396 di occupazione. E fondamentale in quest’ottica la promozione. Bologna ha un prodotto in crescita e ben organizzato».
Cosa significa?
«Quando una destinazione è ben organizzata come la nostra allontana lo spauracchio di questo overtourism, di cui sento parlare, che mi rabbrividisce. Bologna ha un’occupazione media del 74% sulla città metropolitana, sul centro storico un po’ più alta, ma in tanti alberghi c’è ancora ampia disponibilità».
Le diverse anime della città crede possano ben convivere con i flussi turistici in crescita?
«Non evidenzio criticità legate alla coesistenza, ma serve una normativa chiara e precisa a livello nazionale, non soltanto a livello territoriale, per quanto riguarda l’affitto breve».
Gli scenari Bene il turismo congressuale, soffre quello aziendale. Al settore manca il personale, peccato per le recensioni negative su sicurezza e degrado
Qual è l’impatto degli affitti brevi?
«Un’anima nera all’interno del turismo che sottrae appartamenti ai bolognesi e agli studenti per restituirli a un turista sempre più mordi fuggi, che a sua volta viene sottratto dalla ricchezza all’albergo stesso. L’extra alberghiero deve esistere per completare l’offerta turistica di una destinazione, all’interno di una cornice normativa comune a tutti, stesso mercato stesse regole, cosa che purtroppo a livello nazionale fatica ad avvenire. E c’è un altro problema molto spinoso da affrontare».
Quale?
«La ricerca di personale e manodopera che è disincentivata anche dalla difficoltà di trovare un alloggio sostenibile a Bologna. Poi, c’è anche un tema di mentalità, perché lavorare in ambito turistico è una vocazione, richiede molta dedizione, si lavora di sera, nei weekend, nei festivi. Ecco questa dedizione purtroppo adesso un po’ manca. In questo quadro, si inserisce la collaborazione di Federalberghi Bologna con gli istituti professionali del territorio: gli albergatori andranno all’interno delle classi a tenere lezioni e cercare di trasmettere la nostra passione ai giovani».
Che immagine della città restituiscono i turisti?
«In generale positiva, di una città che non si aspettavano, con una forte identità. Purtroppo, ultimamente, abbiamo registrato diverse recensioni negative sulla sicurezza e sul degrado, con turisti vittime di scippi o che subiscono danni alle auto. Ho chiesto un tavolo di confronto e di collaborazione su questo tema con l’amministrazione comunale perché è brutto sentire commenti in cui i clienti sottolineano che fuori dall’hotel il contesto non è adeguato».
Critiche anche sui cantieri?
«Stanno per terminare e voglio avere nei confronti dei cantieri un approccio solo costruttivo. Dobbiamo comunicare che la città sta cambiando e se i turisti torneranno la vedranno migliorata dal punto di vista organizzativo e della mobilità. Sul tram, la mia aspettativa è alta, è un progetto molto importante, mi aspetto un servizio adeguato a quanto abbiamo tutti patito, cittadini e turisti compresi».
Come va il turismo aziendale? Segnali di impatto legati al quadro economico e ai dazi?
«il nostro turismo è multisfaccettato: il turismo fieristico sta andando veramente bene e le aspettative da qui a fine anno sono buone; il congressuale crescerà, grazie anche al fatto che il Teatro comunale ritornerà finalmente nella sua sede storica; il turismo sanitario pure avendo eccellenze da questo punto di vista sul territorio. L’unico che sta soffrendo è proprio quello del corporate, con le aziende che fanno un po’ più fatica a vendere all’estero, soprattutto ora con la questione dei dazi in Usa, quindi ci aspettiamo un rallentamento».
Nuove aperture di strutture alberghiere in vista?
«Si vocifera di un nuovo hotel 5 stelle in centro, anche se ancora non c’è il progetto. Oltre a questo, il presidente di Bologna Fiere ha annunciato l’apertura di altri tre alberghi in zona fiera».
Mi. Ro. Corriere di Bologna – 31 luglio 2025