Il progetto di Ascom assieme a Fondazione Ant, Comune, Prefettura, sindacati e forze dell’ordine
Giardini Fava, avanti tutta. Prosegue e si rafforza il percorso condiviso tra Confcommercio Ascom, la Fondazione Ant, il Comune, la Prefettura, la Questura, le forze dell’ordine e il comando dei carabinieri, la Cisl e tutti i soggetti che, in sinergia, stanno contribuendo a rendere i Giardini Fava un luogo più vivo, sicuro e accogliente per la cittadinanza. «La volontà è quella di sostenere una trasformazione concreta, fatta di piccoli gesti quotidiani e di progettualità condivise, in uno spazio urbano che negli anni ha conosciuto fragilità e criticità, ma che oggi può contare su nuove energie, nuovi investimenti e una rete forte di presenze positive – si legge in una nota di Ascom -. Un ringraziamento sentito va a Emil Banca, che attraverso il proprio contributo sostiene ogni giorno numerose iniziative, tra cui quella promossa e realizzata da Ant venerdì scorso, a testimonianza di un impegno costante e autentico sul territorio».
«Grande riconoscenza anche a Ivan Poletti – insistono da Confcommercio -, che ha creduto fin dall’inizio nel potenziale di questo spazio, affrontando con determinazione una sfida tutt’altro che semplice. II chiosco da lui gestito, nato a seguito della vittoria di un bando pubblico, rappresenta un esempio virtuoso di presidio civico e imprenditoriale, con una proposta gastronomica di qualità, legata ai prodotti locali, capace di attrarre, coinvolgere e generare valore. I Giardini Fava si inseriscono così in un più ampio progetto di rigenerazione e valorizzazione urbana, al pari di quanto già realizzato tra le altre esperienze in piazza XX Settembre e al Pilastro, grazie alla collaborazione con il Comitato di Quartiere e a altri attori del territorio. Il nostro approccio è chiaro e concreto: dove esiste un vuoto urbano, una situazione di abbandono o degrado, la risposta più efficace è un presidio attivo, produttivo e di qualità, capace di generare relazioni, servizi e sicurezza. È in questo spirito che intendiamo proseguire, convinti che solo attraverso il lavoro congiunto tra istituzioni, cittadini, forze sociali e attività economiche si possa costruire una città più coesa, vivibile e inclusiva».
red. cro., Il Resto del Carlino – 29 luglio 2025