Il presidente Enrico Postacchini: ” Bene, le strategie sono frutto di un dialogo costruttivo”
Confcommercio Emilia-Romagna accoglie con favore la sospensione di un anno del blocco degli autoveicoli Euro 5 introdotta dal Governo, e confida che la Regione Emilia Romagna dia pieno seguito a questa disposizione normativa, predisponendo per il futuro misure di contenimento che vadano a colpire in modo uniforme tutte le vere fonti di inquinamento ’ ‘ dell’aria, senza accanirsi sulla mobilità urbana; La transizione ecologica è una rotta ineludibile, l’Associazione ne è pienamente consapevole e promuove da tempo una cultura d’impresa attenta all‘ambiente. Tuttavia Confcommercio lancia un monito: le politiche di sostenibilità, per essere efficaci, devono considerare le esigenze dei cittadini e delle imprese, oltre ai loro tempi di adattamento. «La sostenibilità e un tema cruciale — afferma Enrico Postacchini, Presidente di Confcommercio Emilia, Romagna — ma è fondamentale che le strategie siano frutto di un dialogo costante e costruttivo con il mondo produttivo e la cittadinanza; Non possiamo permetterci politiche che, pur animate dalle migliori intenzioni, rischiano di tradursi in oneri insostenibili e in un freno alla crescita e alla serenità delle fa
miglie.» La preoccupazione maggiore in questa fase si concentra sulle politiche di mobilità urbana. Il posticipo di un anno dell’entrata in vigore del blocco dei diesel Euro 5 rimanda e non risolve il problema: è necessario trovare soluzioni strutturali che non scarichìno praticamente tutti gli oneri sui proprietari di questi mezzi, peraltro in un periodo dove famiglie ed imprese si trovano ad affrontare difficoltà di varia natura. Un blocco senza adeguate alternative e tempistiche utili per l’aggiornamento del parco mezzi potrebbe non solo paralizzare l’economia, ma anche creare difficoltà significative per i cittadini, in particolare per chi non ha risorse per acquistare nuove auto.
Questo è un aspetto sociale non trascurabile, soprattutto in un territorio come il nostro segnato profondamente dalle recenti emissioni — ribadisce Postacchini — tuttavia l‘impatto di un blocco dei diesel euro 5 nell’ottobre 2026 che non consideri le difficoltà economiche di molti cittadini e gli oneri per le imprese, specialmente le più piccole, potrebbe essere significativo. Chiediamo alla Regione di programmare politiche di incentivazione per il rinnovo del parco veicoli e di valutare una serie di misure alternative che vadano a colpire in modo proporzionale tutte le fonti di inquinamento dell’aria.» Un altro punto critico è l‘efficacia del sistema Move-ln. Sebbene l’intento sia la flessibilità di circolazione per i veicoli più datati tramite il calcolo metri, emergono criticità sulla sua operatività
«il sistema Move-ln, pur apprezzandone l’idea si sta dimostrando di complessa applicazione conclude Postacchini — Abbiamo bisogno di soluzioni semplici ed efficaci. La sostenibilità deve essere un’opportunità di sviluppo, non un onere insormontabile. Chiediamo alle Isttuzioni un approccio pragmatico, che tenga conto delle specificità economiche e sociali e punti a una vera transizione ecologica conndivisa, dove nessuno venga lasciato indietro.
Corriere Speciale Economia, 25 luglio 2025