Lo scalo dopo l’emergenza del fuggiasco, ha avuto un surplus di passeggeri arrivati dalla Lombardia
Finita l’emergenza fuggiasco, il Marconi ha dovuto fare i conti con quella del guasto radar di Milano. Le strutture operative dell’aeroporto di Bologna non sono state interessate dal blackout, ma molti voli diretti negli aeroporti irraggiungibili sono stati fatti atterrare in città . Questo ha comportato un sovraccarico di passeggeri, con comprensibili disagi. Lo conferma il presidente dello scalo, Enrico Postacchini (nella foto): «Abbiamo avuto dieci voli deviati al Marconi da Linate, Bergamo e Malpensa per il problema del guasto radar. Questo ha messo un po’ in crisi qualche compagnia aerea e la gestione dei bagagli, tant’è che è stato registrato qualche ritardo. Ma la situazione è stata gestita e abbiamo dato una mano agli altri aeroporti che dovevano far fronte a problemi ben più gravi. Oggi (ieri, ndr), comunque, tutto è tornato regolare». Più complesso da gestire, in verità , è stato per l’aeroporto il caso del giovane che doveva essere espulso ma si è dato alla fuga, appiccando anche un incendio per seminare gli agenti. Da qui, i voli sabato sono stati sospesi dalle 18 alle 18.30 e alcuni di essi sono stati deviati, uno dalla Turchia verso Rimini e l’altro da Palermo verso Forlì. L’uomo, un marocchino di 29 anni, risulta essere stato rintracciato a fine maggio a Venezia, privo di permesso di soggiorno. Era stato dunque espulso, su ordine del prefetto di Venezia e accompagnato al Cpr di Gradisca. Sabato era stato accompagnato da Gradisca a Bologna per essere accompagnato fuori dai confini italiani.
Il Resto del Carlino, 30 giugno 2025