Le modifiche alla viabilità in occasione della festa di strada in programma questa sera a partire dalle 19
E’ tutto pronto per la Notte Bianca di via Andrea Costa, ‘Dancing in the street’, che come ormai tradizione, riporterà nel caldo delle serate estive bolognesi un tocco di divertimento e magia. L’appuntamento è per questa sera, a partire dalle 19, con le iniziative che si concluderanno intorno alla mezzanotte: per tutta la durata della festa di strada via Andrea Costa verrà chiusa al traffico creando una zona pedonale con negozi aperti, musica dal vivo, spettacoli teatrali, street food e molto altro ancora. Una serata perfetta per una passeggiata con gli amici o con la propria famiglia, magari fermandosi a mangiare un gelato rinfrescante, o per passare momenti alternativi gustando del buon cibo proposto dagli stand presenti e ascoltando musica dal vivo. Non mancheranno neppure spettacoli teatrali dedicati ai più piccoli.
Nell’occasione, per permettere al meglio lo svolgimento della festa, ovviamente il Comune ha predisposto dei provvedimenti di limitazione al traffico, che comprendono anche divieti di sosta e deviazioni dei bus per tutta la durata della manifestazione. Entrando nello specifico, dalle 17 di oggi fino all’una di domani, saranno adottati provvedimenti di limitazione al traffico legati allo svolgimento della mani festazione che interesseranno le vie Andrea Costa, Audinot, Guidotti, Turati, Giacobbi, Brizio, Zannoni, Valeriani, Martini, Bixio Scota, Zambeccari e strade limitrofe. Nella stessa area sono previsti anche divieti di sosta che saranno in vigore a partire dalle 14 Dal divieto sono esclusi i veicoli accedenti a proprietà private, ai passi carrabili e ai posti auto al servizio di disabili. Le linee bus 14, 21, 89 e 676 subiranno delle modifiche di percorso e di fermata necessarie allo svolgimento della manifestazione.
Il Resto del Carlino, 25 giugno 2025
Restyling Corno alle Scale Ci saranno una seggiovia · e un impianto neve nuovi Pronti entro novembre
Il costo, finanziato con fondi ministeriali, è di oltre 5 milioni di euro
Marco Palmieri, presidente di Piquadro e leader della cordata di imprenditori del territorio che ha dato vita alla società che gestisce l’impianto – che ci rende orgogliosi perché quando abbiamo deciso . di buttarci in questa avventura la situazione non era semplice, complice il Covid e la mancanza di neve. Ora annunciamo l’inizio dei lavori per un’infrastruttura che siamo certi rappresenterà un salto di qualità fondamentale per tutti gli appassionati del Como alle Scale».
A causa del cantiere, l’impianto di risalita sarà chiuso per tutta l’estate. I lavori, realizzati sul medesimo tracciato della seggiovia esistente, dovrebbero terminare entro il mese di novembre 2025, per la gioia di tutti gli sciatori che già sognano la· prossima stagione invernale. La nuova seggiovia partirà da 1.440 metri di altitudine e arriverà a quota 1. 730, per una lunghezza complessiva di 871 metri. «E una seggiovia strategica continua Palmieri – perché il primo impianto d’accesso al comprensorio del Como alle Scale ed è quello che consente la salita più diretta dai numerosi parcheggi della zona». di Oltre al rifacimento della seggiovia, la società ha vinto i lavori per l’ammodernamento dell’impianto di innevamento, con la sostituzione ella stazione di pompaggio del Cavane, della linea di innevamento pista Tomba 2 e Corno e con l’installazione di nuove torri con relative ventole. Questa nuova infrastruttura che vedrà la conclusione dei lavori sempre a fine novembre in presenza delle adeguate condizioni meteo consentirà di innevare circa 1’8096 del comprensorio in 100 o 120 ore, migliorando l’affidabilità dell’intera stagione sciistica. A rendere possibile il cantiere della seggiovia sono i fondi. resi disponibili da un bando del ministero del Turismo: le risorse statali coprono circa il 9096 dei 4,5 milioni ·necessari, a cui si aggiungono 88omila euro (anche questi coperti da fondi ministeriali) per il rinnovo dell’impianto di innevamento artificiale. «Questi interventi – spiega Flavio Roda, presidente della Fisi e della società di gestione Como alle scale Srl – si sono resi necessari soprattutto soprattutto perché legati al tema della sicurezza. Abbiamo voluto creare una stazione sicura e appetibile per tutti, dai principianti agli agonisti, passando per i più piccoli e le famiglie». Dopotutto, si sta parlando di una meta che
«durante i quattro mesi invernali porta sul1e piste oltre 1oomila persone. Per l’economia della valle ha un impatto straordinario e incide sullo spopolamento», sottolinea Palmieri. Motivo per cui, secondo l’imprenditore, puntare sul turismo in Appennino è ancora sostenibile, nonostante gli anni difficili dovuti alla mancanza di neve. «Non sappiamo – ammette – in quanto tempo il cambiamento
climatico renderà impossibile sciare, ma cerchiamo di comprare tempo_ in attesa che politici e imprenditori facciano squadra per costruire un, modello economico alternativo. Tenere in attività la stagione invernale aiuta la comunità da diversi punti di vista e per il turismo è importante. Se il Corno chiudesse, tan_ti giovani se ne andrebbero. E ovvio che un n:uovo progetto alternativo
non si costruisce in un anno, intanto noi facciamo il possibile per tenere gli impianti vivi». ‘
Corriere di Bologna 25 giugno 2025