Il presidente snocciola i numeri: patrimonio di 51 milioni e utile di 325.000 euro. «Abbiamo rafforzato i conti e focalizzato gli sforzi su fresco e ortofrutta»
Un patrimonio di 51,57 milioni e un utile di oltre 325mi1a euro. Il valore di produzione è uguale a 5,63 milioni di euro, mentre l’Ebitda è al 21,53%, segnale della solidità della gestione operativa. Numeri che testimoniano un 2024 positivo per il Caab. A commentare i dati è il presidente Marco Marcatili (foto). Marcatili, tre bilanci positivi su tre durante il suo mandato. «Abbiamo centrato l’obiettivo del rafforzamento dei conti, focalizzandoci in modo deciso sul core business del Centro: il fresco e l’ortofrutta di qualità». Un’operazione di comunità. «È un Caab d’insieme, che mette a sistema le forze. Siamo un’azienda da sei milioni di euro che ragiona come una di 300 milioni: un insieme di realtà sane con un unico piano di investimenti». Cos’è stato fatto in questo mandato? «Abbiamo stabilizzato il business e fatto capire che siamo un’opportunità. Penso che se non ci fosse il Caab, Bologna starebbe peggiore.
Seppur piccoli abbiamo dimostrato di essere un fiore all’occhiello» Non solo i valori economici. «II mio primo atto da presidente è stato sottoscrivere il primo protocollo in Italia sulla legalità e la logistica etica. Bisognava alzare l’asticella per dimostrare che attiriamo un lavoro buono». Che periodo è per il mercato ortofrutticolo? «Ha subito un calo del 4,5% rispetto al 2023 quanto a volumi dell’ortofrutta smistata, ma con performance complessivamente positive nonostante le fluttuazioni dei prezzi. Il Caab rappresenta una filiera buona e giusta, che fa sempre più fatica di fronte ai mezzi finanziari dei grandi operatori». Riguardo agli investimenti? «Nel 2024 sono stati 476mi1a euro, di cui oltre 434mi1a grazie al Pnrr. Il piano pluriennale, finanziato con 10 milioni di euro Pnrr, prevede interventi per l’ampliamento e la digitalizzazione della struttura». Tra i successi di questi tre anni la creazione dell’ecosistema piattaforma-imprese. «Abbiamo proposto di credere in una partnership di ampio respiro, che vede insieme piattaforma pubblica e imprese private, davanti alle sfide strategiche del settore». Caab Forward e Academy Caab. Qual è il presente e quale sarà il futuro di queste progettualità? «Abbiamo un gruppo di una ventina di dirigenti under 45 che lavorano su alcune questioni legate ai rapporti coi clienti, alla formazione delle risorse future e all’attrattività per mettere in campo le risorse».
Giovanni Di Caprio, Il Resto del Carlino – 25 giugno 2025