L’ira dei sindacati: «L’assessore Fabi decisivo per la rottura della trattativa su Bazzano». Ascom: «Saremo in piazza al Consiglio comunale»
«Giovedì (domani, ndr) saremo in piazza per chiedere alla Regione e all’Ausl di rinunciare a depotenziare il Pronto soccorso dell’ospedale di Bazzano». Nella querelle sul piano di riduzione di servizi e personale al Pronto soccorso del Dossetti entrano anche le categorie produttive che con il vicepresidente di Confcommercio Ascom di Bologna, Medardo Montaguti, si schierano contro il piano di riorganizzazione predisposto dall’Azienda Usl di Bologna e condiviso con la Regione Emilia-Romagna. «L’annunciato declassamento del reparto del Dossetti ha destato profonda preoccupazione nelle imprese che rappresentiamo: della distribuzione commerciale e del turismo, dei servizi e dei trasporti, della logistica e del mondo delle professioni – dichiara Montaguti – ridurre orari e personale del Pronto soccorso, rinviando i casi più gravi in altre strutture ospedaliere, significa mettere a rischio un presidio sanitario fondamentale per il territorio e per le comunità, con pesantissime conseguenze per la salute delle persone». Ripercussioni che riguarderebbero non solo il bacino di 110mila residenti del distretto Reno Lavino Samoggia, ma anche territori limitrofi anche nel modenese, come Savignano sul Panaro.
Argomenti entrati nella discussione della Conferenza territoriale sociale e sanitaria metropolitana di lunedì pomeriggio nel corso della quale i sindacati Cgil, Cisl e Uil, in rappresentanza dei lavoratori del settore, hanno rotto la trattativa che aveva portato, dopo ore di discussione a una ipotesi di mediazione che, stando alla versione sindacale, non è passata per la contrarietà dell’assessore regionale Fabi. «I contenuti di questa accettabile mediazione prevedevano il differimento delle decisioni prese sulla trasformazione del pronto soccorso di Bazzano fino alla implementazione degli investimenti del Pnrr (fra pochi mesi si concluderanno i lavori di ampliamento dell’ospedale di Bazzano con la realizzazione di venti nuovi posti letto nell’Ospedale di Bazzano verranno realizzati 20 posti letti in osservazione continuativa e una Casa di Comunità)», afferma il sindacato che vedeva un successivo percorso condiviso di analisi di tutti i pronto soccorso che soffrono la mancanza di personale e di risorse, e che ora invece annuncia azioni di lotta, compreso il possibile ricorso a scioperi e blocco degli straordinari. Insiste sull’esigenza di un confronto anche Confcommercio secondo la quale «la riorganizzazione dei servizi sanitari non può essere disgiunta né da un confronto con la comunità né dall’esigenza, per noi irrinunciabile, di garantire in tutta la Città metropolitana di Bologna gli stessi standard di assistenza, in una logica di coesione territoriale e inclusione sociale». Obiettivi che le imprese ribadiranno partecipando al consiglio comunale in programma domani alle 19 nella piazza di Bazzano.
Gabriele Mignardi, Il Resto del Carlino – 18 giugno 2025