Il presidente Sangalli: sostenere i consumi per consolidare la crescita del Pil. All’ assemblea da Tajani a Zangrillo. In sala anche la segretaria pd, Schlein
Nella platea accaldata e stracolma dell’auditorium romano, in cui si celebra l’assemblea di una Confcommercio che compie 80 anni, la premier Giorgia Meloni appare in un messaggio video, promettendo il prossimo taglio delle tasse. Ma gli occhi in sala sono tutti puntanti su Elly Schlein. La segretaria del Pd c’è: è seduta in seconda fila con Maria Elena Boschi e Raffaella Paita (Iv), dietro al presidente del Senato, Ignazio La Russa (che elargisce a tutte un baciamano), al vicepremier Antonio
Tajani e ai ministri Adolfo Urso, Giuseppe Valditara, Paolo Zangrillo e Daniela Santanchè. Prima dei lavori, Schlein ha un colloquio privato con il presiente di Confcommercio Carlo Sangalli. Certo è Meloni a strappare il primo applauso quando, dopo aver sottolineato il ruolo di Confcommercio per il Paese e riconosciuto che «le imprese del terziario di mercato contribuiscono per circa la metà del Pil», attacca sul fisco. «Stiamo rimettendo al centro gli autonomi e i liberi professionisti, lavoratori per troppo tempo disprezzati e considerati a tor to figli di un Dio minore». Una tendenza che il governo intende mantenere «per consolidare la tendenza economica positiva che stiamo registrando, rafforzare la domanda interna e proseguire nel percorso di riduzione della pressione fiscale, con un’attenzione particolare al ceto medio». Meloni riepiloga i risultati raggiunti: «L’economia, dice, sta sostanzialmente dimostrando la sua solidità e la sua resilienza, anche e soprat
tutto sul fronte dell’occupazione». E ancora: «Negli ultimi due anni e mezzo è stato creato quasi un milione di posti di lavoro, e abbiamo toccato diversi primati. Abbiamo raggiunto il record di numero di occupati, la disoccupazione è ai minimi da 18 anni a questa parte, il precariato diminuisce e i contratti stabili aumentano. Sono dati che ci rendono orgogliosi e soprattutto sicuri della strategia che abbiamo messo in campo, ma che non sono merito del governo. Sono soprattutto merito vostro, delle imprese e dei lavoratori di questa nazione».
Poi tocca a Sangalli ricordare i gravi pericoli che incombono, e rispetto ai quali il presidente dice: «Non ci si può rassegnare alle chiusure. No alla deglobalizzazione». Anche per questo per l’Europa
è tempo «di scelte condivise, perciò Sangalli propone di organizzare «una sorta di Stati Generali, del terziario di mercato a livello europeo», partendo da un settore strategico come il turismo. Settore in cui c’è «un tema di regole», con l’invasione degli affitti brevi che fanno concorrenza sleale. Sulla crescita del Pil, Sam Li conferma «una visione cautamente ottimistica, con rischi di revisione al ribasso» L’ufficio studi di Confcommercio vede una crescita del Pil dello 0,8% quest’anno e del lo 0,9% il prossimo. Ma il leader dell’associazione aggiunge: «Dobbiamo chiederci cosa manca a questi numeri per essere più solidi. Manca un più vigoroso contributo dei consumi delle famiglie». Pe parte
propria ’ rivendica rinnovi contrattuali mentre sollecita più attenzione alla desertificazione commerciale, chiedendo regole chiare e stabili sul commercio su area pubblica «che attende da tempo la definizione delle linee guida per il rilascio delle concessioni in scadenza». Ma anche alla questione aperta dei balneari. Replica Urso, con la promessa che «nei prossimi mesi» si affronterà la problematica del commercio ambulante; in merito alle altre richieste di Sangalli, Urso ha detto che ce spazio nel disegno di legge sulle Pmi.
Antonella Baccaro, Corriere della sera – 12 giugno 2025