Negozi a ’Porte aperte’: la parola ai commercianti

Cosa pensano i commercianti, interviste a Gianluca Castagnoli, Luca Sarti, Tilde Ragazzini, Simona Bentivogli

Gianluca Castagnoli, Bertocchi Abbigliamento di Sasso Marconi «Se accade qualcosa è importante esserci» 1l negozio non solo come luogo di vendita, ma anche come posto sicuro, dove rifugiarsi in caso di pericolo. Cosa ne pensa dell’iniziativa? «Sono molto favorevole a questa idea e al fatto che vada avanti. Perché può essere che tutto sia tranquillo, ma può anche accadere che ci sia chi ha bisogno e se ci sei è un aiuto veramente importante», afferma Gianluca Castagnoli, titolare dei Bertoc- Gianluca chi Abbigliamento, all’interno Castagnoli, della galleria Marconi, a Sasso boutique Marconi. Bertocchi L’attività commerciale può essere un punto di contatto tra i cittadini e le istituzioni? «La collaborazione con le varie istituzioni è fondamentale, specialmente in un paese, dove ci si conosce tutti. Di grande importante è, naturalmente, anche il rapporto con le forze dell’ordine, quindi i carabinieri e la polizia locale. In modo che se accade qualcosa si possa agire con tempestività. Poi si spera che vada sempre tutto bene e che non ci sia necessità di farli intervenire perché è successo qualcosa di preoccupante a qualcuno». C’è mai stato qualche tipo di necessità che prevedesse l’intervento delle forze dell’ordine? «Al momento no. Però c’è sempre qualcuno che chiede qualche informazione, soprattutto fra i turisti che arrivano nel nostro paese. Questo succede veramente spesso. Cose gravi non se ne sono verificate almeno f ino a ora. Ma nel caso dovesse succedere è importante esserci e questa iniziativa rafforza questa idea di aiuto e solidarietà fra le persone. Fondamentale sia che ci si trovi in un paese come il nostro, sia che si tratti di una città. Ed è un’iniziativa che trova tutti assolutamente concordi».

Drogheria della Pioggia, via Galliera «Aiutate tante persone derubate o scippate» Luca Sarti: «Successo da poco: portato via il portafogli a una donna. Era disperata Assistita da mia moglie» La campagna ‘Porte aperte’ di Confcommercio Ascom sulla sicurezza continua, cosa ne pensa? «Faccio parte di quei commercianti che hanno proposto questo tipo di iniziativa perché penso che il valore del negozio di vicinato vada salvaguardato in tante maniere che ha anche un grande valore sociale. E crediamo nel rapporto tra le persone, quindi non abbiamo un sito internet», dichiara Luca Sarti, titolare della Drogheria della Pioggia. Il negozio di vicinato che offre un aiuto a largo raggio, quindi? «Da quando abbiamo iniziato questo tipo di campagna è già successo più volte che, in collaborazione sempre con le forze dell’ordine, stiamo stati di aiuto si per dare riparo a persone che non si sentivano tranquille, sia a persone che avevano subito un furto». Ci può raccontare qualcosa? «Non più tardi di un mese una signora piuttosto giovane era stata derubata del portafoglio: ha avuto una vera e propria crisi di disperazione. Quel giorno mia moglie era passata di qua e ha cercato di tranquillizzarla, l’ha portata dai carabinieri per fare la denuncia. Le è stata di fianco perché questa donna era andata in seria difficoltà». Altri casi? «Abbiamo un sistema di videosorveglianza, sia interno che esterno, e spesso con polizia e carabinieri, vengono acquisite le immagini per essere di aiuto alle persone. Non più di dieci giorni fa una donna era stata borseggiata del telefono e con le telecamere, le forze dell’ordine hanno potuto visionare chi stava passando in quel momento mentre la signora passava sotto il portico, davanti al nostro negozio e le hanno portato via il telefono. È un aiuto che penso possa far sentire le persone più tranquille».

Un’iniziativa, quella di ’Porte aperte’, apprezzata moltissimo dalla cittadinanza, ma anche dagli stessi commercianti, come ribadisce Simona Bentivogli, titolare dell’Ottica Acustica Bolognina in via Matteotti. «Apprezzata veramente molto, perché se è vero che tante persone chiedono semplicemente una informazione viaria, ma c’è anche chi viene borseggiato in autobus, oppure viene scippato che entra nel negozio e chiede un aiuto», afferma Bentivogli. Le persone che hanno subito un furto o uno scippo sono naturalmente sotto choc e come dice la titolare dell’Ottica «entrano nel negozio per chiedere se possono chiamare un parente, un familiare, questo è accaduto più volte. Ma è un’iniziativa che viene apprezzata anche per un altro motivo». Bentivogli spiega qual è: «Si possono sfogare, segnalare cose, accadimenti. Diventiamo un punto di riferimento, non di conforto, ma sanno di avere un luogo che è una sorta di presidio e punto di segnalazione. Perché sanno che poi noi facciamo riferimento a chi è adibito alla nostra difesa e non si espongono. Perché tante volte – prosegue – queste persone non hanno tempo o coraggio di fare la denuncia. Giusto o no che sia, questa è la realtà e noi siamo una sorta di presidio del territorio». Bentivogli fa notare che «spesso, chi si ferma per prendere l’autobus viene dentro e chiede se può fermarsi all’interno del negozio o vicino alla vetrina intanto che aspetta l’arrivo del bus perché magari in quel momento, in giro, ci sono delle facce non rassicuranti. Non è bello da dire perché noi lavoriamo e viviamo qui, ma questa è la realtà e quindi credo che tutti dobbiamo continuare a fare questa iniziativa di aiuto e supporto a chi non si sente sicuro».

Tilde Ragazzini è la titolare di una delle attività storiche di Budrio, Ragazzini Centro Cucito, in via Filopanti 5 «e penso che resteremo storici, perché non credo che le nuove generazioni abbiano interesse in questo tipo di vecchi mestieri. Comunque andiamo avanti», afferma la signora Tilde che passa subito a sottolineare quanto positiva sia stata l’iniziativa ’Porte aperte’. «Dal mio punto di vista è stata un’iniziativa eccezionale – dichiara –. Il negozio di vicinato resta sempre un punto di riferimento. E penso a tutte le persone che chiedono anche un aiuto molto semplice come può essere l’indicazione di una via, ma anche fare intervenire un’ambulanza se c’è qualcuno che non si
sente bene: quello che vogliamo dire è che noi ci siamo, e siamo sempre disponibili». Ragazzini ribadisce l’importanza di tenere vivi i negozi di prossimità: «Non è solo una questione economica, che pur è importante. È anche un modo per tenere vivo un paese, una piazza: se ci fossero tutte le serrande dei negozi chiusi verrebbe meno anche il valore di mercato degli immobili a uso civile, delle
abitazioni tutte, oltre a perdere un patrimonio di esperienze». E, per quanto riguarda l’iniziativa di Confcommercio, fa notare «che tutti i negozi aderiscono, è un’idea che è stata apprezzata da tutti perché la sentiamo veramente nostra. Perché è un idea che si sposa perfettamente con quella di comunità, con il fatto di conoscerci tutti e di essere di mutuo aiuto per tutti – afferma –. Credo che se ne dovrebbe parlare molto di più di questa iniziativa che è sempre stata nell’animo di noi commercianti, ma ora ha assunto una valenza ancora più importante».

Monica Raschi, Il Resto del Carlino – 7 giugno 2025

Articoli correlati

Fatturazione Elettronica

Fatturazione Elettronica

La soluzione più completa per gestire la tua contabilità.

E-mail Dipendenti

E-mail Dipendenti

Gestisci la posta con la webmail di Ascom.

PEC Clienti

PEC Clienti

La Posta Certificata per i Clienti Ascom.